Nigeria, doppio attentato di Boko Haram: oltre 60 vittime in moschea e al mercato
Ancora sangue in Nigeria. Almeno 60 persone sono state uccise in due attentati suicidi nella città di Mubi, nel nord-est del Paese. Le esplosioni sono avvenute all’interno di una moschea e nei dintorni di un mercato. "Abbiamo trasportato decine di morti e di feriti all'ospedale e i soccorritori sono all'opera", ha dichiarato un volontario, Habu Saleh. Due brutali attacchi che sarebbero quasi certamente da attribuire al nucleo islamista di Boko Haram, stanziato nella regione del Borno, nella medesima area geografica. Secondo il portavoce della polizia locale, Othman Abubakar, la prima deflagrazione sarebbe avvenuta mentre i fedeli erano ancora impegnati nella preghiera pomeridiana, mentre la seconda avrebbe colpito il gruppo mentre tentava la fuga all'esterno dell'edificio religioso, fortemente danneggiato dalle esplosioni. Il testimone Abdullahi Labaran ha detto che uno degli attentatori si sarebbe mescolato con i fedeli e ha fatto detonare i suoi esplosivi poco prima che iniziassero le preghiere.
Boko Haram ha preso di mira spesso le mosche – C’è da dire che la moschea di Mubi era già stata al centro di un sanguinoso attentato terroristico lo scorso novembre, quando trovarono la morte non meno di 50 persone. Boko Haram ha preso spesso di mira le moschee i cui predicatori non sono d'accordo con le opinioni dei leader jihadisti. Gli ultimi attacchi arrivano mentre il presidente Muhammadu Buhari è in visita a Washington per colloqui con il suo omologo statunitense Donald Trump. Il governo nigeriano sta acquistando 12 aerei da combattimento dagli Stati Uniti e il presidente americano ha dichiarato che è in programma un ulteriore ordine relativo a degli elicotteri. "Questi nuovi velivoli miglioreranno la capacità della Nigeria di colpire i terroristi e proteggere i civili", ha detto ieri Trump durante una conferenza stampa congiunta.