Nigeria: donne kamikaze fanno strage in un mercato, 45 morti
Decine le persone rimaste uccise stamattina intorno alle 11 in Nigeria, dove sono stati compiuti due feroci attentati a breve distanza l’uno dall’altro. A provocare la strage sarebbero state due donne kamikaze, probabilmente due adolescenti, che hanno nascosto l’ordigno sotto l’hijab fingendo di portare un neonato sulla schiena. Le esplosioni in un popolare e affollato mercato di Maiduguri, nel nord-est del Paese. Secondo quanto riferiscono testimoni e fonti ospedaliere sarebbero morte almeno 45 persone. Ma il bilancio è provvisorio. La seconda attentatrice, stando a una prima ricostruzione, si sarebbe fatta esplodere quando sono arrivati i soccorsi in seguito al primo attentato. Gli attentati sono avvenuti infatti uno dopo l'altro, mentre la gente si accalcava sul luogo della prima esplosione per prestare soccorso. “La gente è accorsa per aiutare le vittime e un attimo dopo c'è stata un'altra esplosione”, ha spiegato un testimone, mentre un commerciante ha confermato che la donna aveva l’esplosivo sulla schiena, come se fosse un bambino, e che si è aperta la strada sul luogo della prima esplosione.
L’attentato suicida nella città di Maiduguri in Nigeria
La città nigeriana di Maidaguri è stata per un certo periodo la roccaforte del gruppo islamista armato Boko Haram, che controlla un'ampia fetta di territorio nel Nord-est del Paese. Mentre le due kamikaze si lasciavano esplodere nel mercato, costringendo venditori e clienti ad abbandonare negozi e a scappare, il governatore Kashim Shettima stava tenendo una riunione sulla sicurezza con i responsabili dello Stato. Quello di oggi è il secondo attacco mortale lungo Chalarams Road, nella zona chiamata “Mercato del Lunedì”. Nel 2011 alcuni terroristi attaccarono i venditori e fecero oltre 10 morti, provenienti soprattutto dalle regioni del sud-est a maggioranza cristiana.