Nigeria, centinaia di morti e raccolti distrutti per le inondazioni: “Mai viste piogge del genere”
È un'enorme catastrofe naturale quella che sta vivendo la Nigeria ormai da mesi. Il Paese è in ginocchio a causa delle devastanti alluvioni che finora hanno causato la morte di almeno 600 persone e distrutto oltre 80mila abitazioni. Inoltre, si contano quasi 1,4 milioni di sfollati e centinaia di migliaia di terreni agricoli devastati. Lo ha reso noto tramite un tweet pubblicato lo scorso 14 ottobre Sadiya Umar Farouq, la ministra per gli affari umanitari e la gestione delle crisi nigeriana.
La devastazione degli allagamenti in Nigeria aggrava una situazione già molto complicata per via della crisi alimentare in atto nel Paese e della campagna armata jihadista di Boko Haram nel nord-est, conflitto che ha già causato lo sfollamento di oltre tre milioni di persone.
Quasi tutte le regioni della Nigeria risultano sommerse a causa dello straripamento dei fiumi, i cui argini sono stati danneggiati dalle piogge che proseguono in maniera costante ormai dallo scorso giugno. Sempre secondo quanto affermato da Farouq, nonostante i recenti avvertimenti da parte dell'Agenzia nazionale per la gestione delle emergenze della Nigeria (Nema), "molte regioni non erano preparate alle alluvioni".
Secondo la Nema si tratta del più grave disastro ambientale che ha colpito il Paese dal 2012, quando le inondazioni causarono 363 morti e oltre due milioni di persone rimasero senza più una casa. L'agenzia meteorologica nigeriana ha fatto sapere inoltre che le alluvioni potrebbero continuare fino alla fine di novembre in alcune regioni meridionali, tra cui Anambra, Delta, Rivers, Cross River e Bayelsa.
Sale dunque l'allarme per gli approvvigionamenti di cibo e carburante, con i mezzi di trasporto bloccati nel fango delle strade completamente allagate. Timori confermati dal World Food Program (WFP) dell'Onu, secondo il quale la Nigeria è tra i sei Paesi che stanno affrontando un alto rischio di "livelli catastrofici di carestia".
Per questo il governo ha affermato in una nota di aver iniziato la distribuzione straordinaria di 12mila tonnellate di prodotti alimentari nelle regioni colpite.
Il problema delle inondazioni – come riportato dal New York Times – si presenta ogni anno in Nigeria, a causa delle frequenti perdite d'acqua da una diga situata in Camerun, lungo il confine orientale, che provoca allagamenti a valle.
Secondo quanto affermano gli esperti di Carbon Brief, inoltre, il rischio di inondazioni per gli stati africani è diventato due volte maggiore a causa delle "piogge estreme" portate dal cambiamento climatico.
La testimonianza di suor Enza
“Non si erano mai registrate alluvioni come questa”, ha sostenuto suor Enza Guccione, missionaria raggiunta telefonicamente da Vatican News. "Non si tratta nemmeno di fenomeni tipici in questo periodo dell’anno". Enza Guccione, missionaria di origine palermitane, opera in Nigeria da circa 15 anni. Durante il suo intervento, l'operatrice ha colto l'occasione di lanciare un ulteriore appello alla comunità internazionale: "C’è bisogno di per portare subito cibo, acqua pulita e medicine".