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Nigeria, attentati suicidi nella folla: almeno 20 morti e 80 feriti

Boko Haram ha colpito ancora, basando il suo attacco prima su attentati kamikaze e poi su un confronto armato con i militari. Dal 2009, l’organizzazione jihadista ha causato oltre 20.000 morti.
A cura di Redazione
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Almeno ottanta feriti e diciotto morti, questo il bilancio provvisorio – fornito da Benlo Dambatto, responsabile dei soccorsi – di una serie di attentati kamikaze realizzati durante la notte tra il 1 e il 2 aprile nella periferia di Maiduguri, nel nord-est della Nigeria. Secondo quanto riferito dall'agenzia stampa nigeriana Nan, regista dell'atto terristico è Boko Haram, organizzazione tjihadista sunnita, ristemente nota in questa zona per i ripetuti attentati a danno di civili e forze dell'ordine.

I kamikaze si sono fatti esplodere nella folla dei villaggi di Bale Shuwa e Bale Kura, sobborghi di Maiduguri, città in cui i terroristi stanno cercando di entrare. Secondo la dinamica finora ricostruita da Benlo Dambatto, gli attentati suicidi hanno preceduto l'intervento delle milizie di Boko Haram che, affrontate dall'esercito, hanno cominciato a sparare anche sulla folla in fuga. L'organizzazione terroristica, particolarmente attiva nell'area settentrionale del paese, ha causato dal 2009 oltre 20.000 morti, dopo aver "esordito" nel 2003 con un'attacco combinato alle stazioni di polizia nello stato di Yobe. Le autorità hanno più volte affermato che l'organizzazione è praticamente sconfitta e in effetti nel 2016 una divisione interna, causata da un diverso riconoscimento della leadership dell'Isis, ha fortemente idebolito Boko Haram.

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