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Niger, golpisti formano nuovo governo. La minaccia: “Se intervenite uccidiamo il presidente”

I militari che lo scorso 26 luglio hanno preso il potere formano un governo con 21 ministri, molti dei quali sono generali che hanno partecipato al colpo di Stato. Intanto l’Ecowas mobilita le truppe e l’Ue pensa a sanzioni.
A cura di Biagio Chiariello
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Il regime militare golpista del Niger ha formato un nuovo governo. A dare la notizia è stato il generale Abdourahamane Tiani che alla televisione nazionale ha letto il decreto che istituisce l'esecutivo.

Capo della Guardia presidenziale, l’unità d’élite dell’esercito che ha compiuto il colpo di stato, Tiani ha comunicato che il governo sarà composto di 21 membri (compresi quelli della Difesa e dell'Interno, due generali della giunta golpista che si definisce Consiglio nazionale per la Salvaguardia della Patria) e guidato dal primo ministro Ali Mahaman Lamine Zeine.

I golpisti: "Se intervenite, uccidiamo il presidente"

Contemporaneamente la giunta golpista nigerina ha minacciato di uccidere il presidente deposto Mohamed Bazoum se i Paesi vicini della regione (Ecowas) dovessero intervenire militarmente per ripristinare il governo dello stesso Bazoum.

Nonostante sia scaduto l'ultimatum di sette giorni agli artefici del colpo di stato, i leader della comunità degli Stati dell'Africa occidentale hanno ribadito di sostenere fermamente la diplomazia per porre fine alla congiuntura.

Onu: "Molto preoccupati per la salute di Bazoum"

Il numero uno delle Nazioni Unite ha dichiarato di essere "molto preoccupato" per le condizioni di detenzione del leader nigerino Mohamed Bazoum e ha chiesto il suo rilascio.

Il segretario generale Antonio Guterres ha denunciato "le deplorevoli condizioni di vita in cui il presidente Bazoum e la sua famiglia si trovano", si legge in una nota delle Nazioni Unite.

Bazoum è stato deposto dai golpisti il 26 luglio e dice di essere tenuto in ostaggio nella sua residenza.

Ue pensa a sanzioni a golpisti Niger

E i paesi dell'UE stanno ora pensando imporre le sanzioni ai membri della giunta militare golpista. Lo hanno detto alla Reuters fonti europee. Un funzionario dell'Ue coinvolto nel lavoro sulle sanzioni e un diplomatico dell'Ue hanno affermato che l'Ue ha avviato la discussione sui criteri per l'adozione delle misure. Il funzionario ha spiegato che tra i criteri rientrerebbe "l'indebolimento della democrazia" in Niger.

"Il passo successivo sarebbero le sanzioni contro i singoli membri della giunta", ha aggiunto il diplomatico.

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