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Presidenza Trump

Niente dazi su smartphone e computer, altro passo indietro di Trump per salvare gli iPhone

I dazi imposti da Donald Trump non si applicheranno a prodotti come smartphone, computer, tablet, ma anche microchip e macchine per semiconduttori. Un ‘favore’ alle aziende tech, come Apple e Nvidia, che spesso producono in Cina o comunque al di fuori degli Usa. A breve, però, potrebbero arrivare altri dazi specifici per il settore.
A cura di Luca Pons
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Gli Stati Uniti non applicheranno i dazi previsti per le importazioni ad alcuni prodotti: gli smartphone, i computer, ma anche altri componenti elettronici tra cui i microchip e processori, necessari per costruire moltissimi prodotti tecnologici. Si tratta di beni che gli Stati Uniti non producono internamente – e anzi, spesso le aziende producono proprio in Cina, colpita con tariffe al 145%. Per spostarne la produzione, a differenza di quanto affermato dall'amministrazione Trump negli scorsi giorni, servirebbero anni e costi altissimi. Dunque, per evitare che grandi multinazionali americane come Apple o Nvidia debbano affrontare spese enormi per importare i loro prodotti – cosa che farebbe schizzare verso l'alto i prezzi – l'amministrazione Trump ha deciso di fare un altro passo indietro sui dazi.

A riportare la notizia è stata la testata Bloomberg, che ha citato l'agenzia federale US Customs and border protection, che gestisce la dogana. L'esenzione riguarderebbe tutti i Paesi, quindi anche la Cina, che al momento deve affrontare dei rincari del 145% per importare negli Stati Uniti. L'esclusione è un'ottima notizia anche per Taiwan, dove ha sede Tsmc, la più grande azienda produttrice di semiconduttori (che sono indispensabili per la produzione dei chip e quindi di quasi tutti i prodotti elettronici tecnologici).

Ieri, Donald Trump aveva detto che ai dazi del 10% avrebbero potuto essere "un paio di esenzioni per ovvie ragioni", ma non aveva specificato di cosa stesse parlando. Ora l'agenzia federale ha confermato che tra queste ci sono i computer, gli smartphone, i semiconduttori e così via. Ma attenzione: potrebbe anche essere una sospensione solo temporanea.

Come sottolineato da Bloomberg, infatti, l'ordine iniziale di Trump prevede che gli eventuali dazi extra ‘specifici', che colpiscono singoli settori, non si debbano sommare a quelli ‘generali', che colpiscono interi Paesi. Finora, sui prodotti tecnologici non c'erano dazi specifici, ma solo quelli generali. Il fatto che ora si sia deciso di escludere questi prodotti dai dazi generali – e che l'amministrazione Trump non abbia ancora commentato – fa pensare che l'amministrazione potrebbe annunciare delle nuove tariffe specifiche. In ogni caso, sembra probabile che gli eventuali dazi specifici sui prodotti tech saranno più bassi di quelli attualmente in vigore, almeno per quanto riguarda la Cina.

Tra i prodotti più diffusi negli Stati Uniti che potrebbero beneficiare dall'esenzione ci sono quelli di Apple. Anche se i dazi al momento restano identici su prodotti come gli auricolari airpods, sono esclusi gli iPhone, gli iPad, gli Apple watch e altri ancora. Negli ultimi giorni c'erano state numerose analisi su quanto sarebbe salito il prezzo di questi prodotti per conseguenza dei dazi, e negli Stati Uniti molte persone si erano affrettati a comprarli per anticipare i rincari. Naturalmente, lo stesso ragionamento si applica anche a tutte le altre aziende che producono cellulari, tablet, computer e così via.

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