Newtown, le telefonate dell’orrore: “Corre e spara per la scuola: aiuto”
"Credo che qualcuno stia sparando all'interno della scuola, la Sandy Hook". Una chiamata di poco più di venti secondi al 911, una voce femminile palpitante, una disperata richiesta di aiuto alla polizia. Nel frattempo, Adam Lanza spara su insegnanti e bambini all’interno della scuola elementare di Newtown. Alla fine è strage: 20 scolari, 6 prof, la madre dell’omicida, Nancy, oltre allo stesso 20 enne. Dopo il parere favorevole della Corte superiore del Connecticut, sono state diffuse le registrazioni delle chiamate d'aiuto partite dalla scuola statunitense di Newtown, teatro del dramma avvenuto ormai quasi un anno fa. In un primo momento, i funzionari della cittadina ei pubblici ministeri avevano dato parere negativo al rilascio delle registrazioni, temendo di riaprire nei familiari delle vittime una ferita già molto difficile da rimarginare. Ma alla fine la Freedom of Information Commission ha deciso di fare diversamente. Il giudice ha fatto notare che nessuno dei bambini uccisi viene nominato nelle registrazioni.
La prima a dare l'allarme, come detto, è una donna che, sconvolta, dice di aver udito degli spari provenire dalla scuola. "Cosa glielo fa pensare?" chiede l'operatore. "Perché qualcuno -risponde la donna- ha un fucile, l'ho intravisto, stanno correndo. Stanno ancora correndo e stanno sparando. Alla scuola Sandy Hook, per favore".Poi il custode dell'istituto: mentre parla con l'operatore, in sottofondo si sente l'eco degli spari. In una altra chiamata si sente un uomo che dice di chiamarsi Richard il quale comunica che "stanno sparando dei colpi alla porta d'ingresso" e ancora: "Il vetro della porta è stato infranto e sta continuando". E ancora, tra chiamate c'è una insegnante barricata in classe con i suoi alunni ed un poliziotto che ha appena soccorso una donna ferita a un piede.
