New York: arrestato il presunto assassino dell’imam

Si chiama Oscar Morel, è un uomo di 35 anni che vive a Brooklyn ed è stato incriminato per omicidio e possesso di arma da fuoco in rapporto all'assassinio dell'imam di una moschea del Queens e del suo collaboratore, avvenuto in strada in pieno giorno domenica pomeriggio. A rendere nota l'identità di Morel è stato l'ispettore Hubert Reyes, alto funzionario della polizia nella "grande mela".

Oscar Morel è stato fermato domenica sera per aver investito un ciclista con il suo Suv una decina di minuti dopo la sparatoria al Queens. Secondo gli inquirenti sarebbe lui il killer del leader religioso e del suo collaboratore. I video di sorveglianza mostrano il sospetto fuggire dalla zona del duplice omicidio a bordo di una vettura che corrisponde a quella che successivamente ha investito il ciclista, mentre le successive perquisizioni nella sua casa a Brooklyn hanno permesso di trovare armi da fuoco e vestiti simili a quelli utilizzati nel compimento del delitto.

Centinaia di persone nella giornata di ieri hanno partecipato a una cerimonia di preghiera in memoria dell'imam Maulama Akonjee, 55 anni, originario del Bangladesh, e del suo assistente Thara Uddin, 64 anni. Molti oratori hanno fatto notare che il duplice omicidio è stato motivato dall'odio religioso, anche se in tal senso le autorità non si sono ancora espresse ufficialmente: il capo dei detective del New York Police Department, Robert Boyce, ha detto che l'ipotesi del "crimine motivato dall'odio" è "certamente sul tavolo". In un primo momento si era ipotizzato che si fosse trattato di una rapina culminata nel peggiore dei modi: in realtà tuttavia i mille dollari che l'imam possedeva con sé non sono stati neanche sfiorati, mentre è certo che il killer ha sparato alla testa delle sue vittime con estrema lucidità e freddezza: ciò lascerebbe pensare a un'esecuzione sommaria.