Netanyahu ha definito “un tragico incidente” il raid israeliano a Rafah in cui sono morte decine di persone
"Un tragico incidente di cui rammaricarsi". Così il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha definito alla Knesset il raid israeliano che ieri ha colpito un campo profughi a Rafah, al Sud della Striscia di Gaza. "Abbiamo evacuato un milione di residenti che non erano coinvolti e, nonostante tutti gli sforzi, ieri si è verificato un tragico incidente. Stiamo indagando su quanto accaduto e trarremo delle conclusioni", ha aggiunto durante un incontro con le famiglie degli ostaggi che lo hanno contestato.
"Per noi è una tragedia, per Hamas è una strategia – ha continuato – promettendo di continuare a combattere a Gaza nonostante la crescente condanna internazionale dell'offensiva a Rafah. Chi dice di non essere pronto a reggere la pressione alza la bandiera della sconfitta. Non alzerò nessuna bandiera del genere, continuerò a combattere finché non sarà issata la bandiera della vittoria", ha detto. "Non intendo porre fine alla guerra prima che tutti gli obiettivi siano stati raggiunti. Se cediamo, il massacro tornerà. Se ci arrendiamo, daremo un'enorme vittoria al terrorismo, all'Iran", ha insistito.
Sempre alla Knesset Netanyahu è stato attaccato dal leader dell'opposizione, Yair Lapid, che ne ha chiesto più volte le dimissioni. "Perché sei ancora primo ministro? Perché – ha aggiunto – non sali su questo podio, chiedi perdono al popolo d'Israele e non vai a casa? Non hai adempiuto al tuo ruolo, hai fallito e fallito. Un primo ministro illegittimo e questo governo – ha aggiunto – è illegittimo".
Quanto successo ieri notte a Rafah ha provocato indignazione da parte della comunità internazionale. "È terribile vedere civili palestinesi innocenti uccisi nel recente attacco" a Rafah, dove "non esiste una zona sicura per gli sfollati. Invito il governo israeliano a rispettare pienamente la Corte internazionale di giustizia e a fermare immediatamente la sua offensiva militare a Rafah", ha scritto scrive su X il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. L'attacco israeliano a Rafah è la prova del "disprezzo" di Israele per la sentenza della Corte Internazionale di Giustizia, ha dichiarato l'Unione africana.
Dll'Italia il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha affermato di avere l’impressione che "Israele stia seminando un odio che coinvolgerà figli e nipoti. Hamas è un conto, il popolo palestinese è un altro. Dovevano discernere tra le due cose e fare una scelta più coraggiosa dal punto di vista democratico". L'Onu, intanto, ha chiesto a Israele un'inchiesta "completa e trasparente" sull'attacco che ha provocato decine di morti nel campo profughi vicino a Rafah.