Netanyahu gela le speranze di un cessate il fuoco a Gaza: “Nessuna intesa con Hamas è vicina”
Le speranze che si raggiunga un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza in cambio del rilascio dei 101 ostaggi israeliani da quasi undici mesi nelle mani di Hamas è andata nuovamente in frantumi. L'ha chiarito lo stesso Benjamin Netanyahu nel corso di un'intervista rilasciata al programma "Fox and Friends", in cui ha dichiarato che un accordo con il partito palestinese non è affatto vicino, smentendo in questo modo anche gli annunci ottimistici dell'amministrazione Biden. "È inesatto", ha detto il primo ministro. "C'è una storia, una narrazione là fuori secondo cui ci sarebbe un accordo… ma è solo una falsa narrazione. Purtroppo non c’è un accordo in preparazione".
Benjamin Netanyahu ha quindi incolpato Hamas e sottolineato che ci sono questioni irrisolte oltre il futuro del Corridoio di Filadelfia. Le nostre linee rosse "sono diventate più rosse" e la maggior parte dell’opinione pubblica sostiene la decisione del governo di rimanere sul confine tra Gaza e l’Egitto per il prossimo futuro, condizione che – secondo il primo ministro – garantirebbe maggiormente la sicurezza di Israele. "Mantenere il controllo del corridoio di Filadelfia impedisce a Gaza di tornare a essere un'enclave terroristica iraniana, cosa che potrebbe mettere a repentaglio la nostra esistenza, ma è anche il modo per impedire loro di contrabbandare gli ostaggi durante il cessate il fuoco in Egitto, nel Sinai, dove potrebbero scomparire, per poi finire in Iran o nello Yemen e perderli per sempre", ha sostenuto Netanyahu.
Alla domanda su una notizia della NBC secondo cui le famiglie americane di ostaggi avrebbero spinto l’amministrazione Biden a concludere un accordo unilaterale con Hamas, se necessario, Netanyahu ha detto di non sapere cosa sia stato detto durante l’incontro, ma "non giudico le famiglie. Hanno attraversato questa orribile angoscia".
Le parole del primo ministro israeliano sono state pronunciate poco dopo che il capo della diplomazia statunitense Antony Blinken ha esortato Israele e Hamas a finalizzare il cessate il fuoco a Gaza, confermando le valutazioni statunitensi secondo cui il 90% dell'accordo è pronto. "Spetta davvero a entrambe le parti raggiungere un accordo sulle questioni rimanenti", ha detto Blinken a una conferenza stampa ad Haiti. "Se riusciremo a raggiungere un cessate il fuoco a Gaza, potremo procedere verso la normalizzazione" tra Israele e l'Arabia Saudita, ha detto, entro la fine del mandato del Presidente Joe Biden, nel gennaio 2025. Le speranze che venga raggiunta un'intesa sono però state spazzate via dalle parole di Netanyahu.