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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Netanyahu al Congresso USA chiede nuove armi per Israele: “A Gaza guerra tra civiltà e barbarie”

Nonostante le accuse di crimini di guerra da parte della Corte Penale Internazionale, e alle soglie delle 40mila vittime a Gaza, Benjamin Netanyahu ha chiesto agli USA nuovi aiuti militari descrivendo quello in corso come uno scontro tra civiltà e barbarie.
A cura di Davide Falcioni
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A due mesi dalla richiesta Karim Khan, procuratore capo della Corte penale internazionale (ICC), di emettere un mandato di arresto per Benjamin Netanyahu – accusato di crimini di guerra – il primo ministro israeliano è stato accolto con tutti gli onori del caso al Congresso degli Stati Uniti. Rivolgendosi ai deputati e senatori riuniti in seduta comune il premier dello stato ebraico ha più volte elogiato l'alleanza israelo-americana e cercato di descrivere la guerra in corso come una battaglia tra il bene e il male, tra la civiltà e la barbarie.

Netanyahu: "USA e Israele devono darsi la mano"

Netanyahu ha affermato che il conflitto contro Hamas fa parte di uno molto più ampio tra Iran e Stati Uniti e che l'America deve schierarsi al fianco di Israele per difendere i comuni valori. "L'America e Israele devono darsi la mano. Quando ci uniamo noi vinciamo e loro perdono. Sono venuto qui per farvi capire una cosa: noi vinceremo", ha detto il premier israeliano avvolto da applausi e qualche fischio, e mentre all'esterno del Campidoglio migliaia di manifestanti chiedevano a gran voce di porre fine alla carneficina in corso da oltre nove mesi nella Striscia di Gaza: un massacro che ad oggi ha provocato almeno 40mila vittime e che è stato ricordato anche in Campidoglio da Rashida Tlaib, deputata dem del Michigan di religione islamica, che ha mostrato un cartello in aula con la scritta "criminale di guerra", mentre dietro si leggeva "colpevole di genocidio".

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Netanyahu ringrazia Biden per il "sincero sostegno" a Israele

Nel suo attesissimo intervento Netanyahu ha ripetutamente ringraziato Joe Biden per il suo "sincero sostegno" a Israele e si è detto "pienamente impegnato negli intensi sforzi per assicurare il rilascio degli ostaggi" a Gaza. Poi – riferendosi proprio a quei manifestanti che lo stavano contestando all'esterno – li ha definiti "utili idioti dell'Iran". E ha avvertito: "Chiunque attaccherà Israele pagherà un prezzo molto alto. Abbiamo sviluppato armi molto sofisticate per difendere entrambi i nostri Paesi".

Netanyahu ha ripetutamente omaggiato Joe Biden. "Il presidente Biden e io ci conosciamo da oltre 40 anni – ha detto il premier israeliano – Voglio ringraziarlo per mezzo secolo di amicizia verso Israele e per essere, come dice lui, un orgoglioso sionista. Anzi, come dice lui, un fiero sionista irlandese-americano". "Ringrazio il presidente Biden per il suo sentito sostegno a Israele. Dopo il barbaro attacco del 7 ottobre, ha giustamente definito Hamas ‘male puro'", ha continuato, ricordando che gli Stati Uniti hanno inviato "due portaerei in Medio Oriente per scoraggiare una guerra più ampia ed è venuto in Israele per stare al nostro fianco nel momento più buio, una visita che non sarà mai dimenticata".

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"La guerra a Gaza scontro tra barbarie e civiltà"

Netanyahu ha affermato che la guerra di Israele a Gaza "non è uno scontro di civiltà. È uno scontro tra barbarie e civiltà, tra coloro che glorificano la morte e coloro che glorificano la vita". "Ci incontriamo oggi a un bivio della storia – ha aggiunto – Il nostro mondo è in subbuglio. In Medio Oriente, l'asse del terrore iraniano si confronta con l'America, Israele e i nostri amici arabi". "Hamas fa tutto il necessario per mettere i palestinesi sulla strada" di Israele, "per Israele ogni civile morto è una tragedia", ha detto, sostenendo che se a Gaza non c'è abbastanza cibo è perché Hamas lo ruba, sebbene da mesi organismi internazionali – a partire dall'ONU – stiano denunciando come sia proprio Israele a non lasciar entrare aiuti umanitari e ad affamare la popolazione.

Israele chiede agli USA nuove armi

Dopo aver dichiarato che il suo scopo è riportare a casa tutti gli ostaggi, Netanyahu ha anche sollecitato gli Stati Uniti a sbloccare nuovi aiuti militari: "Apprezzo profondamente il sostegno dell'America, anche in questa guerra in corso. Ma questo è un momento eccezionale. Aiuti militari statunitensi rapidi potrebbero accelerare notevolmente la fine della guerra a Gaza e aiutare a prevenire una guerra più ampia in Medio Oriente".

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