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“Nessuna compromissione di Papa Francesco con la dittatura argentina”

Il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, risponde con decisione alle accuse mosse nei confronti di Papa Bergoglio: “Contro di lui non c’è nessuna accusa concreta e credibile, protesse molte persone”.
A cura di Susanna Picone
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Il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, risponde con decisione alle accuse mosse nei confronti di Papa Bergoglio: “Contro di lui non c’è nessuna accusa concreta e credibile, protesse molte persone”.

Come di consueto anche oggi padre Federico Lombardi ha incontrato i giornalisti e ha fornito nuove informazioni su Papa Francesco, il quale in mattinata ha incontrato i cardinali nella Sala Clementina. Se Bergoglio da parte sua invita i suoi fratelli porporati e non cedere mai al pessimismo, “all’amarezza che il diavolo ci offre ogni giorno”, il Vaticano – tramite il suo portavoce – risponde alle accuse che immediatamente dopo l’elezione hanno rischiato di “sporcare” la sua immagine. Il portavoce vaticano ha respinto con fermezza tutte le voci che parlano di rapporti poco chiari tra l’attuale Papa e la dittatura argentina degli anni Settanta: per padre Lombardi si tratta di accuse che arrivano da “una sinistra anticlericale per attaccare la Chiesa e che debbono essere respinte con decisione”. Il gesuita, di fronte ai giornalisti, legge un comunicato in cui fa riferimento alla campagna contro Bergoglio, una campagna ben nota – dice il portavoce – che risale già a diversi anni fa.

“Durante la dittatura protesse molta gente” – Federico Lombardi parla dell’accusa che si riferisce al tempo in cui Bergoglio non era ancora vescovo, ma superiore dei Gesuiti in Argentina, e a due sacerdoti che sono stati rapiti e che lui non avrebbe protetto. “Non vi è stata un’accusa concreta credibile nei suoi confronti, la Giustizia argentina lo ha interrogato una volta come persona informata sui fatti, ma non gli ha mai imputato nulla”. Il Papa, ha continuato il portavoce del Vaticano, ha negato in modo documentato le accuse. Al contrario ci sono moltissime dichiarazioni “che dimostrano quanto Bergoglio fece per proteggere molte persone nel tempo della dittatura militare”. Poi il Vaticano fa riferimento al ruolo che il Pontefice ha avuto quando è diventato vescovo, come abbia promosso la richiesta di perdono della Chiesa in Argentina per non aver fatto abbastanza nel tempo della dittatura. Insomma, accuse senza fondamento che per il Vaticano vanno respinte con decisione.

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