“Nessun uomo osi più versare il sangue del fratello”: l’appello di Papa Francesco
"Nessun uomo osi più versare il sangue del fratello". Così Papa Francesco ha ricordato le vittime dell'attentato di Nizza in occasione dell'Angelus della domenica in una piazza San Pietro blindatissima, con il dispositivo di sicurezza visibilmente rafforzato, e gremita di fedeli. L'appello del pontefice è a resistere affinché "desistano progetti di terrore e di morte". Dopo aver condannato nei giorni scorsi la strage sulla Promenade des Anglais, Bergoglio non ha saputo nascondere il dolore davanti alla morte di così tanti innocenti, soprattutto bambini.
"Sono vicino ad ogni famiglia e all'intera nazione francese in lutto – ha detto -. Dio, padre buono, accolga tutte le vittime nella sua pace, sostenga i feriti e conforti i familiari. Egli disperda ogni progetto di morte e di odio". Un pensiero, però, è stato rivolto anche ai migranti e al loro diritto all'ospitalità. "Nel nostro tempo – ha continuato – diminuisce la probabilità per chi è straniero, emarginato, escluso di trovare qualcuno disposto ad ascoltarlo. Perché è straniero, profugo, migrante? Va ascoltata quella dolorosa storia. L’ospitalità appare veramente come una virtù umana e cristiana, una virtù che nel mondo di oggi rischia di essere trascurata".
Bisogna cominciare a cambiare a partire dalle piccole cose, dalle singole famiglie. "Oggi siamo così presi da tanti problemi – ha concluso il Papa prima di dare la sua benedizione ai presenti -, alcuni non importanti, che ci manca la capacità di ascolto: siamo indaffarati e non abbiamo il tempo di ascoltare. Vorrei chiedere: tu, marito, hai tempo per ascoltare tua moglie? E tu, donna, hai tempo di ascoltare tuo marito? E voi, genitori, avete tempo da perdere per ascoltare i vostri figli. E voi, figli, avete tempo per ascoltare i vostri genitori e i vostri nonni? Gli anziani hanno bisogno di essere ascoltati. Vi chiedo di imparare ad ascoltare e di dedicarvi più tempo".