Nepal, precipita aereo con 72 persone a bordo: nessun superstite, morti anche molti stranieri
Un aereo con a bordo 68 passeggeri e 4 membri dell'equipaggio è precipitato nella regione di Pokhara, nel Nepal centrale. Secondo quanto riferiscono le autorità del Paese non ci sono superstiti. Tra i viaggiatori, molti stranieri: cinque indiani, 4 russi, un irlandese, 2 sudcoreani, un francese, un argentino, un australiano.
Il velivolo era in rotta verso Pokhara da Kathmandu, quando si è schiantato tra il vecchio aeroporto e lo scalo internazionale, ha detto il portavoce della Yeti Airlines.
Il relitto è in fiamme e i soccorritori hanno tentato per ore di spegnere l'incendio, ha reso noto il funzionario locale, Gurudutta Dhakal. "I soccorritori sono già arrivati sul luogo dello schianto e stanno cercando di spegnere il rogo", ha aggiunto Dhakal. Nessuna persona tuttavia è stata estratta viva dai rottami dell'aereo.
L'aereo precipitato era un bimotore ATR 72 e il volo era operato da Yeti Airlines. Dopo la notizia dell'incidente, il primo ministro del Paese, Pushpa Kamal Dahal, ha convocato una riunione di gabinetto di emergenza.
L'industria aerea nepalese negli ultimi anni è stata protagonista di un boom soprattutto grazie al trasporto di migliaia di turisti in aree difficili da raggiungere sull'Himalaya: non sono tuttavia mancate critiche per la scarsa sicurezza e una manutenzione dei velivoli giudicata insufficiente, tanto che l'Unione Europea ha bandito tutti i vettori nepalesi dal suo spazio aereo per motivi di sicurezza.
Nel paese himalayano ci sono anche alcune delle piste più remote e difficili del mondo, fiancheggiate da cime innevate che costituiscono una sfida anche per i piloti più esperti e navigati. Gli operatori aerei affermano che il Nepal non dispone di infrastrutture per previsioni meteorologiche accurate, specialmente nelle aree montane, proprio quelle dove in passato si sono verificati incidenti mortali.