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Neonato trovato avvolto in un sacco della spazzatura: salvato a pochi secondi dalla morte

Un neonato è stato trovato in una discarica, avvolto in un sacco di spazzatura, ed è stato salvato a pochi secondi dalla morte: gli operai che lavorano nella discarica l’hanno sentito piangere proprio mentre il camion lo stava sollevando come se fosse un normale rifiuto. La vicenda è avvenuta in Sud Africa.
A cura di Stefano Rizzuti
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Un neonato è stato trovato avvolto in un sacco di spazzatura e buttato in una discarica. È stato ritrovato a pochi secondi dalla morte, secondo quanto riportato dai media. Il piccolo, secondo quanto riportato dai lavoratori nella discarica, stava per essere sollevato e portato su un camion per i rifiuti, ma è stato salvato giusto in tempo, grazie al suo pianto, sentito dagli operai. Secondo questi ultimi, il bimbo è stato lasciato volontariamente lì. La vicenda è avvenuta in Sud Africa, a Verulam. Gli operai che si trovavano all’interno della discarica hanno quindi avvertito la polizia che è intervenuta insieme ai soccorsi che, una volta arrivati sul luogo, hanno dovuto togliere dalla pelle del bimbo alcuni pezzi di rifiuti.

Nonostante la terribile disavventura, le condizioni di salute del bambino sono buone, come hanno rilevato i medici dell’ospedale in cui è stato trasferito. Secondo quanto riferito dai media locali, la polizia avrebbe rintracciato la madre, sospettata di essere colpevole di aver abbandonato il bambino. Secondo l’accusa, la donna avrebbe partorito il bambino nel suo bagno, mentre i suoi figli di 9 e 11 anni erano a scuola e i genitori erano fuori per lavoro. La donna, di 31 anni, sarebbe sotto trattamento in quanto sofferente di depressione: è stata accusata di abbandono di bambini e nei prossimi giorni sarà chiamata a difendersi in tribunale. Il suo nome non è stato diffuso per proteggere il bambino ed evitare che venga scoperta la sua identità. Al momento la donna è stata rilasciata dopo il pagamento di una cauzione, ma il 30 gennaio apparirà di nuovo di fronte alla Corte. Verrà anche predisposto un esame del Dna per verificare se il neonato è davvero il figlio della donna in questione.

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