Neonato rapito dai genitori in Francia: la coppia ancora in fuga, emesso mandato d’arresto europeo
È stato emesso un mandato d'arresto europeo, comunicato anche all'Interpol, nei confronti dei genitori del piccolo Santiago, il neonato prematuro rapito lunedì 18 ottobre dal padre e dalla madre, due giovani di 23 e 25 anni, dall'ospedale Robert-Ballanger di Aulnay-sous-Bois, vicino Parigi.
Lo riportano i quotidiani francesi. "Il mandato d'arresto per i genitori del bambino è stati diffuso a livello europeo, e in maniera più estesa anche all'Interpol", ha spiegato in un comunicato Eric Mathais, il Procuratore della Repubblica del Dipartimento di Seine-Saint-Denis.
In una conferenza stampa tenutasi ieri, giovedì 24 ottobre, polizia e inquirenti si sono detti "estremamente preoccupati" per la salute del bimbo, che ha solo 18 giorni, ma che si rifiutano di "perdere le speranze di ritrovarlo vivo". Le autorità hanno inoltre invitato i due giovani a "portarlo immediatamente all'ospedale più vicino".
Due giorni fa, mercoledì 23 ottobre, l'auto della coppia è stata trovata nella regione di Charleroi, in Belgio. Ancora non è chiaro il movente del rapimento. Tuttavia, riferiscono le autorità, è possibile che i genitori temessero di perdere la custodia del bambino.
Tre persone, accusate di aver collaborato con i genitori nel rapimento, sono state fermate dalle autorità. Sarebbero tutti parenti del padre, due fratelli (un adulto e un minore) e la cognata. "Hanno ammesso di aver accompagnato la coppia e il bambino nel volo verso il Belgio, prima di ritornare nella notte", hanno spiegato sncora le autorità.
L'avvocato del fratello maggiorenne del padre di Santiago ha lanciato a sua volta un appello ai genitori, a nome del suo assistito: “Riportate indietro Santiago, portatelo in ospedale affinché possa ricevere cure adeguate e questa storia possa finire il più presto possibile”.
Subito dopo il rapimento, il 22 ottobre, l'aspettativa di vita del bambino senza cure mediche era stata stimata in circa 12 ore, come aveva spiegato una fonte della polizia all'Agence France-Presse. Un termine che è stato superato ormai da tempo, ma le ricerche proseguono incessantemente nel tentativo di riportare il piccolo a casa.