Nella Svezia senza lockdown boom di morti Covid e danni all’economia: “Sacrificio umano inutile”
La Svezia è stato l'unico paese in Europa a non adottare il lockdown come misura per contenere la diffusione del Coronavirus. Nonostante abbia lasciato aperte quasi tutte le attività produttive e persino alcune scuole, il suo obiettivo, e cioè l'immunità di gregge, non è stato al momento raggiunto. Anzi. Si trova alla prese con un altissimo tasso di mortalità, rispetto agli Stati vicini che pure nei mesi scorsi avevano optato per il confinamento, e con pesanti danni all'economia, mentre il governo ha avvertito le autorità politiche e sanitarie di prepararsi ad una possibile seconda ondata della pandemia il prossimo autunno. La strategia di Stoccolma del "tutto aperto", dunque, non ha funzionato e il bilancio degli ultimi mesi non può che essere negativo. Addirittura, il New York Times ha parlato di un "sacrificio umano" che non ha portato alcun vantaggio.
Mentre il resto d'Europa chiudeva tutto, Stoccolma ha lasciato aperti ristoranti, palestre, negozi e la maggior parte delle scuole. Anche le vicine Danimarca e Norvegia hanno optato per una quarantena rigorosa, vietando assembramenti. Più di tre mesi dopo, statistiche dell'Oms alla mano, in Svezia il Coronavirus ha provocato 5.420 morti. Un numero apparentemente esiguo, se confrontato con le quasi 35mila vittime italiane. Tuttavia, qui ogni milione di abitanti, su un totale di 10 milioni, si è registrato il 40 per cento in più di decessi in più rispetto agli Stati Uniti, primo paese al momento per numero di morti, e addirittura dodici volte più della Norvegia e sette più della Finlandia. A ciò si aggiungano i danni economici che il Paese ha subito con la pandemia, pur non chiudendo le proprie attività produttive: la banca centrale svedese prevede che la sua economia si contrarrà del 4,5 percento quest'anno, contro una previsione stimata dell'1,3 percento. Il tasso di disoccupazione è salito al 9 percento a maggio dal 7,1 percento a marzo. Sostanzialmente si registrano le stesse conseguenze che si sono verificate in Danimarca, dove la banca centrale prevede che l'economia si ridurrà del 4,1 per cento quest'anno e dove la disoccupazione è salita fino al 5,6 per cento a maggio dal 4,1 per cento di marzo.
In altre parole, la Svezia ha sofferto di un tasso di mortalità notevolmente più elevato senza risparmiare la sua economia, con le imprese nel Paese bloccate con le stesse condizioni che hanno prodotto la recessione ovunque. "Non hanno letteralmente guadagnato nulla", ha spiegato al New York Times Jacob F. Kirkegaard, un membro anziano del Peterson Institute for International Economics di Washington, il quale ha aggiunto che "è come una ferita autoinflitta perché non hanno avuto neanche i vantaggi economici sperati". Intanto, il ministro della Salute Lena Hallengren ha spiegato che se a giugno sono stati trovati più casi positivi a Covid-19 tra la popolazione rispetto al mese precedente è perché è stato effettuato un numero maggiore di test, aggiungendo tuttavia che "dobbiamo essere pronti a far fronte ad una seconda ondata dell'emergenza. Dobbiamo prepararci a tutti gli scenari possibili".