Nell’anniversario della pace Putin mostra nuovi missili balistici e carri armati
Se dopo la vittoria si possono rilassare i muscoli, la Giornata della Vittoria diventa quella in cui i nervi tornano minacciosamente a contrarsi. Il settantesimo anniversario della firma del trattato di pace dell'Armata Rossa sulla Wehrmacht diventa l'occasione per la più grande parata militare della Russia dopo la Caduta del muro di Berlino. Putin, dalla Piazza Rossa, ringrazia "i popoli di Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti" per la lotta comune condotta contro il Nazismo. Eppure l'invito alla festa è stato rifiutato da entrambi i paesi anglosassoni, mentre la Francia si è limitata ad inviare il proprio ministro degli esteri. Sullo sfondo la crisi ucraina, con tutte le prove di forze di entrambe le parti e con una guerra che continua nonostante sia svanito il clamore dei primi mesi.
Dopo aver ringraziato i paesi che ieri rappresentavano le forze alleate, Putin non ha perso l'occasione per quella che probabilmente vuole essere una stoccata diretta agli Stati Uniti e alle potenze occidentali in generale: "negli ultimi decenni i principi base della cooperazione internazionale sono stati ignorati sempre più spesso". Un passaggio che probabilmente vuole alludere ancora una volta alla crisi ucraina, al referendum della Crimea, alle successive repubbliche popolari di Donec'k e Lugansk e all'invocato (questa volta da Putin) diritto di autodeterminazione dei popoli.
Proprio la guerra in Ucraina è il motivo per cui le potenze occidentali hanno disertato la Giornata della Vittoria. Oltre alle defezioni di Usa e Gran Bretagna, bisogna registrare la presenza di Francia ed Italia con i soli ministri degli esteri impegnati a deporre una corona di fiori alla Tomba del Milite ignoto nei Giardini Aleksandrovskij; mentre Angela Merkel farà altrettanto soltanto nella giornata di domani. Presenti, invece, molti leader non occidentali, dalla Cina, all'India, passando per Sudafrica e Cuba. Presente anche il Segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon.
L'imponente sfilata militare ha visto passare nella Piazza Rossa a Mosca 15mila soldati russi, 1.300 militari stranieri, circa 200 mezzi corazzati (il 50% rispetto all'anno scorso) e 143 tra aerei ed elicotteri (il doppio rispetto al 2014). L'occasione si è presentata utile, in pieno stile Guerra Fredda, anche per mostrare le ultime novità belliche: il carro armato T-14 Armata – secondo alcuni il migliore al mondo -, il nuovo missile balistico intercontinentale Rs-24 Yars Mirv, i complessi missilistici anticarro Kornet-D e l'AK-74M, ossia l'aggiornamento del kalashnikov. Una famosa arma del passato che si ripropone rinnovata nel presente. Una metafora, insomma, della parata militare nella Piazza Rossa.