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Nel Regno Unito riaperture a rischio, gli esperti dicono no: “Aprire il 21 sarebbe sciocco”

Le nuove riaperture previste nel Regno Unito a partire dal 21 giugno sono a rischio. Da giorni diversi esperti e consiglieri del governo hanno chiesto un ripensamento del piano di allentamento delle misure anti covid per l’aumento dei casi e il rischio diffusione variante indiana. La decisione finale arriverà il 14 giugno.
A cura di Antonio Palma
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Le nuove riaperture previste nel Regno Unito a partire dal 21 giugno sono a rischio. A mettere in discussione le tappe previste dal piano di governo per allenare le misure anti-covid sono il recente aumento dei contagi, i ricoveri che son tornati a crescere e la diffusione sempre più estesa della variante indiana, che dai primi dati sembra più contagiosa e anche più resistente ai vaccini. La decisione finale arriverà il 14 giugno e sarà una decisione molto difficile. Da giorni diversi esperti e consiglieri del governo hanno chiesto un ripensamento e in vista della decisone pare che il governo stia mettendo a punto un piano alternativo rispetto a quello programmato che prevede o un ritardo di due settimane o aperture meno estese di quelle programmate.

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“È chiaro che sarebbe sciocco e un grande rischio andare avanti con la riapertura del 21 giugno” ha affermato un esperto di un gruppo consultivo del governo del Regno Unito, il professor Stephen Reicher, secondo cui ci sono prove sufficienti per affermare che uno dei quattro risultati cardine del governo previsto dalla sua tabella di marcia per l’allentamento del blocco covid non è stato raggiunto. Secondo il membro dello Scientific Pandemic Insights Group on Behaviors, i criteri sull'attuale valutazione dei rischi non sono stati "rispettati" proprio a causa della diffusione della variante covid indiana o variante Delta.

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“Ovviamente è un equilibrio tra i rischi, ma penso che sarebbe un grosso errore procedere oltre nelle aperture. Insisto sul fatto che si tratta di dati, non di date, e se prometti troppo sulle date, ti metti in un angolo e penso che sia quello che ha fatto il governo” ha aggiunto Reicher. “È una decisione molto difficile e fatta di equilibri, se rimandi le riaperture sicuramente ridurrai i casi ma naturalmente sappiamo che avrà un impatto negativo sulle aziende e l’economia” ha confermato il dott. Mike Tildesley, membro del comitato consultivo del governo britannico per la pandemia covid. “Tutto ciò che possiamo fare è mettere insieme quante più prove possibili per dire cosa ci aspettiamo che accada con le riaperture il 21 giugno, e cosa aspettarsi se si ritarda di due settimane, poi la decisione resta al governo” ha concluso Tildesley.

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