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Nel Regno Unito la menopausa con sintomi invalidanti deve essere riconosciuta come disabilità sul lavoro

L’ente di controllo inglese per le Pari opportunità, la Commissione per l’uguaglianza e i diritti umani (EHRC), ha pubblicato una guida per fare chiarezza sugli obblighi legali nei confronti delle dipendenti in menopausa. Questa, nei casi in cui dovesse presentare sintomi invalidanti, andrà considerata una disabilità e “il datore di lavoro avrà l’obbligo legale di apportare modifiche ragionevoli”, si legge nella guida, come il lavoro da casa o la possibilità di apportare modifiche all’orario.
A cura di Eleonora Panseri
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Mentre un numero crescente di Paesi sta iniziando a concedere alle donne il congedo mestruale per far fronte ai dolori mestruali, il Regno Unito fa ancora un passo avanti, affermando che i gravi sintomi della menopausa dovrebbero essere considerati una vera e propria disabilità. E i datori di lavoro che si rifiuteranno di riconoscerla come tale e di compiere "ragionevoli adeguamenti" potrebbero venir citati in giudizio per discriminazione.

Lo ha detto l'ente di controllo inglese per le Pari opportunità, la Commissione per l'uguaglianza e i diritti umani (EHRC), che giovedì 22 febbraio ha pubblicato per i datori di lavoro una guida per fare chiarezza sugli obblighi legali nei confronti delle dipendenti in menopausa che dovessero accusare sintomi invalidanti. 

"Se i sintomi della menopausa costituiscono una disabilità, il datore di lavoro avrà l'obbligo legale di apportare modifiche ragionevoli", si legge nel documento, riportato da il Washington Post.

Tra le misure suggerite ci sono la possibilità di lavorare da casa, la regolazione della temperatura in ufficio, il cambio degli orari in modo tale che, chi ha problemi con il sonno, possa iniziare più tardi. I sintomi della menopausa possono includere vampate di calore, "brain fog", disturbi del sonno e altri effetti più o meno gravi sulla salute mentale. L’età media della menopausa è di 51 anni, anche se può iniziare prima o dopo.

La fase che precede il passaggio delle donne dall'età fertile alla menopausa è chiamata perimenopausa; è durante questo periodo che i livelli di estrogeni e progesterone diminuiscono, ed è questo "forte calo dei livelli di estrogeni che causa la maggior parte dei sintomi della menopausa", spiega la Johns Hopkins Medicine. Molte donne tra i 30 e i 40 anni soffrono di irritabilità, disturbi del sonno e ansia, ma spesso questi sintomi vengono ignorati dai medici.

Ove possibile, i datori di lavoro dovrebbero quindi prendere in considerazione la possibilità di fornire aree di riposo o stanze tranquille per le donne che soffrono di sintomi della menopausa, nonché ventilatori o sistemi di raffreddamento, si legge nel documento elaborato dalla Commissione. I luoghi di lavoro potrebbero anche sostenere le donne consentendo loro di indossare abiti più freschi o consentire al personale di lavorare da casa, prosegue.

Come riporta Sky Tg24, il provvedimento sta facendo discutere e non è stato accolto ovunque favorevolmente. Alcuni datori di lavoro, hanno sollevato dubbi sull’opportunità di classificare come ‘disabilità' una fase naturale della vita come la menopausa. Dubbi condivisi anche da parte della comunità medico-scientifica, che si interroga sull’opportunità di classificare in questo modo fasi naturali della vita come la menopausa e la pubertà.

Alcuni parlamentari hanno sostenuto che un’alternativa migliore, quella di una nuova legge che garantista ai datori di lavoro politiche specifiche, tra cui il “congedo per menopausa”. Nel Regno Unito sarebbero circa 13 milioni le donne in menopausa, un terzo della popolazione femminile del Paese.

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