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Covid 19

Nel Regno Unito gli ospedali stanno cancellando le operazioni per colpa della nuova ondata di Covid

Il governo inglese sta valutando la possibilità di passare al piano B per la gestione della pandemia, che prevede l’introduzione del pass vaccinale e l’uso obbligatorio delle mascherine al chiuso. Tra i campanelli d’allarme, il fatto che molti ospedali stanno cancellando operazioni chirurgiche a causa della nuova ondata: “Ci preoccupa la carenza di personale”.
A cura di Ida Artiaco
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Il governo del Regno Unito, alle prese con una nuova impennata di casi Covid, sta valutando la possibilità di passare al "piano B" per la gestione della pandemia, che prevede, tra le altre cose, l'introduzione del pass vaccinale, fino ad ora scongiurato, e il ritorno dell'obbligo di mascherina nei luoghi chiusi. Ad indicare questa direzione, oltre al bollettino quotidiano che da giorni segna oltre 40mila contagi in 24 ore, anche un altro campanello d'allarme: i medici hanno, infatti, comunicato che molte operazioni chirurgiche sono già state cancellate a causa della carenza di personale del Sistema sanitario nazionale (Nhs) con una crescente pressione sugli ospedali, come riporta il quotidiano inglese The Guardian, mentre gli scienziati hanno avvertito del triplice pericolo legato alla stagione invernale, con malattie respiratorie dovute a Covid, influenza e virus respiratorio sinciziale (RSV), che nei soggetti fragili possono scatenare malattie gravi come bronchiolite e polmonite e possono portare al ricovero in ospedale e persino alla morte.

Il dottor Stephen Webb, presidente della Intensive Care Society, ha dichiarato: "In molti ospedali gli interventi vengono annullati. Ciò non è dovuto alla mancanza di letti fisici, è a causa della mancanza di personale per poter aprire quei letti. Abbiamo sentito parlare di chirurgia cardiaca urgente cancellata, chirurgia intestinale cancellata, perché questi pazienti hanno bisogno di letti di terapia intensiva post-operatoria. Non solo in una o due aree, ma in tutto il paese".

Tutte condizioni che potrebbero spingere Boris Johnson a rivedere il piano di gestione della pandemia, per evitare il più possibile che si arrivi a Natale con lo spettro lockdown. Un portavoce del governo ha dichiarato: "Stiamo monitorando da vicino tutti i dati e il primo ministro è stato chiaro: il piano B non è ancora necessario, ma è pronto se dovessimo agire per evitare un aumento dei ricoveri che eserciterebbe una pressione insostenibile sul sistema sanitario". Downing Street spera ancora che un programma accelerato di dosi di richiamo del vaccino anti Covid possa bastare a fermare la nuova ondata senza dover ricorrere ad ulteriori misure restrittive. Lo stesso Johnson sabato scorso aveva fatto un appello a tutti gli over 50: "I vaccini sono la strada da percorrere per questo inverno – ha detto -. Abbiamo fatto progressi fenomenali, ma il nostro lavoro non è ancora finito e sappiamo che la protezione del vaccino può diminuire dopo sei mesi. Per proteggere voi stessi, i vostri cari e tutti coloro che vi circondano, vaccinatevi con la terza dose quando verrete chiamati". Ma per gli esperti non basta. Secondo il professor Peter Openshaw, membro del New and Emerging Respiratory Virus Threats Advisory Group (Nervtag), "mettere in atto misure ora per abbassare i tassi di trasmissione è la chiave per avere un Natale in famiglia in cui tutti possiamo tornare a stare insieme".

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