Nel Regno Unito aumentano i casi Covid: più della metà sono collegati alla variante indiana
Nel Regno Unito torna l'incubo Covid-19. Dopo settimane di calo dei nuovi casi e dei ricoveri, legato al successo della campagna di vaccinazione, si sta assistendo ad un piccolo aumento, nonostante le cifre restino comunque basse. Secondo dati dell'Office for National Statistics (ONS), quasi la metà delle infezioni rilevate sembrerebbe essere causata dalla variante indiana, ma al momento si tratta di analisi ad aree limitate. La conferma è arrivata anche dal Ministro della Sanità, Matt Hancock, secondo il quale fino al 75% dei nuovi casi nel Regno Unito potrebbe essere collegato alla mutazione scoperta in India qualche mese fa. Nella sola giornata di venerdì 28 maggio sono stati registrati 4.182 contagi, il dato più alto degli ultimi due mesi, 134 ricoveri e 10 decessi, numeri piccoli rispetto al picco invernale ma si nota un incremento in Inghilterra, Scozia e Irlanda del Nord.
Osservate speciali restano le aree di Bolton, Blackburn e Bedford, dove sono scoppiati focolai di variante indiana. Ma al momento la situazione sembra essere sotto controllo e non dovrebbero esserci neanche cambiamenti alla roadmap delle riaperture, il prossimo allentamento è previsto il 21 giugno, anche se il Governo ha predisposto una nuova accelerazione della campagna vaccinale per neutralizzare gli effetti della variante.
Rispetto alle precedenti ondate della pandemia, infatti, oggi ci sono vaccini. In particolare quelli ad mRna come Pfizer e Moderna sembrano essere più o meno efficaci contro questo ceppo del virus. Restano, tuttavia, dei dubbi sulla protezione offerta nel periodo di attesa per la seconda dose. A Bolton, che ha il più alto numero di casi di variante indiana nel Regno Unito, la stragrande maggioranza dei pazienti ospedalieri non è completamente vaccinata e la maggior parte dei casi riguarda persone che non lo sono o che sono appena diventate idonee per il vaccino. A livello nazionale, il numero di pazienti ricoverati in ospedale ha continuato a diminuire. Ma nel Nord Ovest, particolarmente colpito dalla variante B.1.617.2, iniziano a salire i ricoveri ospedalieri. Con questo recente aumento dei casi, le prossime due settimane saranno cruciali per vedere se e di quanto tornerà a crescere la curva dei contagi e delle ospedalizzazioni.