Nel 2016 attentati terroristici aumentati del 14%

Nel 2016 si è registrato un aumento del 14% degli attentati terroristici a livello globale, passando dai 3.633 attacchi del 2015 a 4.151. E' quanto rende noto la Risk Map compilata da Aon, primo gruppo in Italia e mondiale nella consulenza dei rischi, secondo cui l'incremento nei Paesi occidentali è stato del 174%, con 96 attacchi nel 2016 rispetto ai 35 del 2015. Le società energetiche – in particolare compagnie petrolifere e del gas – sono finite nel mirino nel 41% dei casi.

La triste classifica dei paesi più colpiti vede in testa Nigeria e Colombia. Nel primo caso gli attacchi da parte dei miliziani nel Delta del Niger durante la prima metà del 2016 hanno causato una diminuzione della produzione petrolifera nigeriana del 36%. L’Arabia Saudita, l’Iran, la Russia, il Venezuela e gli Stati Uniti sono risultati i Paesi vulnerabili ai cali di produzione. Secondo Aon, inoltre, lo scorso anno si è registrata una crescita del numero dei stati (19) in cui sono in aumento i rischi politici, rispetto ai Paesi in cui sono diminuiti (11). Complessivamente i livelli di rischio legati al terrorismo sono i più elevati mai registrati dal 2013.

"Nell’attuale contesto geopolitico, si conferma la crescente complessità per le aziende che operano a livello globale", spiega Andrea Parisi, amministratore delegato e direttore generale di Aon in Italia. Il gruppo "continuerà ad essere al fianco delle imprese nella valutazione della loro esposizione ai rischi politici e nell’utilizzo di adeguati strumenti di Risk Management. In Italia, all’interno della Specialty Trade Credit che conta oltre 50 persone, diverse risorse sono state dedicate proprio allo studio e alla progettazione di coperture relative al rischio politico".