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Nel 2014 fu torturato e lasciato in una pozza di sangue, ora si scopre che era un pedofilo

Finisce in carcere Harry Campbell, un pensionato britannico che due anni fu vittima di una brutale aggressione. All’epoca fu descritto come un uomo “dolce e gentile”.
A cura di S. P.
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Nel 2014 Harry Campbell, un pensionato britannico di 68 anni, fu vittima di una brutale aggressione. Fu picchiato, torturato con coltelli e bastoni e infine lasciato in una pozza di sangue. Il suo aggressore Glyn Sullivan, poi condannato al carcere a vita, per poco non lo uccise: il pensionato finì in coma dopo sei ore di intervento chirurgico e ancora oggi è costretto a fare i conti con il pestaggio subito. All’epoca dei fatti Campbell fu descritto come un uomo “dolce e gentile”, disponibile con tutti e sempre attento ai suoi cani ma adesso, secondo quanto riportano i media inglesi, è venuta fuori un’altra verità. L’uomo è stato accusato di pedofilia e condannato per una serie di abusi sessuali su ragazzi e ragazze, che negli anni '70 e '80 erano minorenni.

Abusi su bambini di cinque e sette anni – Campbell aveva negato i fatti a lui contestati per la maggior parte delle accuse, ma tra i vari reati è stato accertato che due bambini, di cinque e sette anni all’epoca dei fatti, sarebbero stati costretti a vederlo fare sesso con la sua ex fidanzata. Dopo la sentenza l’uomo è apparso mortificato, guardando nel vuoto, e in silenzio è stato trasferito in carcere.

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