Negoziati Russia-Ucraina, per il ministro Lavrov da Kiev c’è realismo su questione NATO e disarmo
"I contatti continuano in videoconferenza. Per quanto ne so le delegazioni lavorano in modo piuttosto intenso". Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, citato da Interfax, è tornato a parlare oggi in merito ai colloqui tra le delegazioni russa e ucraina per la risoluzione del conflitto in corso. Secondo Lavrov, rispetto a qualche settimana è stato compiuto qualche passo in avanti. "Durante i colloqui a Istanbul il 29 marzo – ha aggiunto Lavrov – abbiamo visto realismo da parte della delegazione ucraina. Dobbiamo ancora vedere come queste note di realismo si tradurranno in un linguaggio legale sulla carta".
In particolare, ha spiegato Lavrov, "c'è più realismo da parte ucraina anche sulla necessità di garantire nel trattato lo status neutrale del paese, e il suo status non nucleare. Naturalmente, la posizione della delegazione ucraina ha mostrato molto più realismo anche riguardo allo status della Crimea e delle Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk".
Lavrov ha parlato anche di quanto successo a Bucha nei giorni scorsi dopo la condanna internazionale dei "crimini di guerra" che sarebbero stati commessi dalle truppe russe. "Questi politici non hanno la coscienza pulita", ha detto rispondendo alle parole del presidente americano Joe Biden che ha definito "un criminale di guerra" il presidente russo Vladimir Putin. "La situazione a Bucha è una messa in scena dell'Occidente e dell'Ucraina sui social network", ha sottolineato. All'annuncio da parte dell'inquilino della Casa Bianca di ulteriori sanzioni in arrivo ha precisato: "Le sanzioni occidentali senza precedenti stanno danneggiando prima di tutto l’economia mondiale".