Negli Usa la deputata Marjorie Taylor Greene esulta per la morte di Papa Francesco: “Era il male”

La morte di papa Francesco ha generato un'ondata globale di cordoglio, ma non proprio dappertutto. Negli Stati Uniti, dove le posizioni del pontefice sui migranti, la povertà e l'accoglienza hanno spesso rappresentato un controcanto alle politiche dei repubblicani più radicali, le reazioni non sono state unanimi. Mentre l'amministrazione Trump si è mossa seguendo il protocollo, messaggi di cordoglio, bandiere a mezz'asta e valutazioni sulla partecipazione ai funerali, una voce si è distinta per toni ben più taglienti: quella di Marjorie Taylor Greene, deputata fedelissima di Donald Trump.
Taylor Greene sul Papa: "Il male viene sconfitto per mano di Dio"
Con un post pubblicato su X (ex Twitter), Greene ha commentato la notizia della morte del Papa con toni trionfalistici: "Oggi ci sono stati cambiamenti di grande importanza nelle leadership globali", ha scritto, per poi aggiungere senza mezzi termini: "Il male sta venendo sconfitto per mano di Dio". Un'affermazione che non è certo passata inosservata, e che ha scatenato una valanga di reazioni indignate, con centinaia di utenti che hanno accusato Greene di odio, mancanza di umanità e ipocrisia cristiana: "Sei una disgrazia per l'America", le ha scritto un utente che si definisce "Repubblicano preoccupato". "Come fai a vivere con tutto questo odio nel cuore?", ha commentato un altro utente. "Festeggiare la morte del Papa? Una nuova bassezza da parte tua", si legge tra i molti post indignati.
Una lunga guerra personale con Bergoglio
Quello tra Greene e papa Francesco, del resto, non è mai stato un rapporto disteso: già nel 2022, infatti, durante un'intervista alla CNN, la deputata della Georgia aveva definito la Chiesa cattolica "controllata da Satana". Parole che avevano suscitato scalpore anche tra alcuni esponenti del suo stesso partito, ma che rispecchiano il pensiero di una parte dell'ultradestra americana, da tempo in rotta con il Vaticano bergogliano.
Vicina a Trump, portavoce dell'estrema destra
Nel suo profilo pubblico, Greene si definisce "cristiana, mamma, proprietaria di una piccola azienda, orgogliosa americana al 100%, pro-vita, pro-armi e pro-Trump", ed è nota per il sostegno alle teorie cospirative di Q-Anon, dalle false accuse ai Democratici di pedofilia alla negazione dei risultati elettorali del 2020, fino alle teorie complottiste sull’11 settembre e sul Covid-19. Nonostante non sia stata scelta come vice da Donald Trump, Greene resta una delle sue alleate più visibili e fedeli. A inizio anno, una foto scattata in aula al Congresso la ritraeva al telefono con Susie Wiles, capo dello staff elettorale di Trump, segno della sua influenza e dei rapporti diretti con l'entourage dell’ex presidente.
Oggi, approfittando del vuoto lasciato dalla morte del Papa, Greene si fa dunque portavoce di quella parte dell'America che non ha mai digerito il pontificato di Francesco: un'America identitaria, armata, nazionalista, e profondamente ostile a ogni idea di inclusione o redistribuzione. Il messaggio della deputata potrebbe essere solo il primo di altri segnali simili. Molti leader della destra estrema, oggi, osservano il lutto papale con apparente rispetto, ma in silenzio; la morte di papa Francesco, infatti, rappresenta per alcuni una svolta nei rapporti tra Vaticano e mondo conservatore.
Greene, più che rompere un tabù, sembra aver colto l'occasione per dire ad alta voce quello che altri, per ora, forse, non osano esprimere.