Negli Stati Uniti nasce il movimento “antilavoro”: meno disparità e garanzie contro il Covid-19
Gli americani non vogliono più tornare a lavorare e alla base della decisione di milioni di persone negli Stati Uniti ci sono Reddit, social network popolare nel Paese e al centro del forte rialzo delle azioni di società come GameStop avvenuto lo scorso gennaio, e la pandemia. Allora su Reddit un nutrito gruppo di investitori privati riuniti nel nome del canale WallStreetBets era riuscito a sfidare gli hedge fund che puntavano al ribasso nelle azioni. Oggi invece c'è AntiWork, un canale con oltre 1,3 milioni di iscritti che ha portato tantissime persone a non voler più rientrare sul luogo di lavoro. Qui in tantissimi si aiutano e si confrontano con l'obiettivo di non tornare in ufficio. Tanti altri raccontano situazioni aziendali che li hanno portati allo sfinimento e all'addio.
Durante le fasi più acute della pandemia, AntiWork ha cercato di spingere gli americani a vivere "al meglio una vita senza lavoro". La sua popolarità è aumentata ulteriormente dal mese di settembre secondo Goldman Sachs. Alla base del movimento la volontà di abbattere le disparità. Gli stipendi dei Ceo sono sempre più alti, la retribuzione dei dipendenti rimane la stessa oppure subisce tagli importanti. Le differenze più grandi sono figlie delle multinazionali: in particolare Nike, Amazon e Walmart dove un impiegato guadagna all'anno 30.877 dollari nella prima azienda, 28.875 nella seconda e 24.960 nella terza. Un dipendente della Nike impiega quasi 30 ore di lavoro per raggiungere quello che il Ceo prende in un minuto. Questo tipo di disparità sta spingendo il movimento a rendersi sempre più compatto su Reddit.
Ad alimentare ulteriormente la volontà di abbandonare il posto di lavoro anche la paura del Covid-19 che resta importante. Dall'inizio della pandemia negli Usa sono uscite dal mercato del lavoro 5 milioni di persone. Molte hanno raggiunto i limiti di anzianità, tante altre hanno invece abbandonato o sono state licenziate. La paura del contagio è invece una delle principali ragioni di titubanza nei lavoratori che non vogliono tornare in ufficio. Nella fascia d'età tra i 25 e i 50 anni, 1,6 milioni di persone hanno preferito aspettare la diffusione dei vaccini per tornare sul luogo di lavoro. Una decisione che secondo il report di Goldman Sachs avrà un impatto sulla fascia d'età di questi lavoratori nel medio termine. Nonostante le paure, al centro del movimento antilavoro persiste l'idea di bilanciamento più sano tra vita privata e lavoro. Il cambiamento imposto dalla pandemia e i nuovi equilibri hanno portato infatti le persone ad esigere più garanzie dai datori di lavoro e per questo motivo restano per più tempo fuori dal mercato, in attesa di un posto di lavoro che incontri le esigenze. In particolare il lavoro d'ufficio che ha trovato una nuova declinazione nel lavoro da casa, incentivato durante il periodo pandemico. Una modalità lavorativa, questa, da sempre diffusa nei grandi centri degli Stati Uniti, ma comunque adottata da poche aziende e da pochi impiegati.