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Navi iraniane nel canale di Suez. Per Israele è una sfida alla Comunità internazionale

Stamattina due navi militari iraniane sono entrate nel Canale di Suez per dirigersi verso la Siria: l’ultimo episodio del genere risale al 1979. Per Israele una provocazione difficile da tollerare.
A cura di Alfonso Biondi
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Navi iraniane nel canale di Suez

Dopo la rivolta in Libia (in cui Gheddafi ha fatto addirittura bombardare Tripoli dall'aviazione), crese ancora la tensione internazionale. Stavolta la faccenda riguarda "una provocazione dell'Iran", così come l'ha definita Israele. In pratica questa mattina due navi da guerra iraniane sono entrate nel Canale di Suez e si stanno dirigendo in Siria. Le due navi sono una fregata di pattuglia, ovvero una nave attrezzata con missili e siluri anti-navi, e una nave di approvvigionamento e sostegno che ha a bordo un equipaggio di 250 uomini. A riferirlo è stato un funzionario del canale di Suez.

Il passaggio delle nuove navi è stato autorizzato dal Consiglio militare egiziano che ha assunto il potere in seguito alle dimissioni di Mubarak. Insomma per l'Egitto del dopo Mubarak una decisione diplomatica senza dubbio difficilissima, considerando l'alleanza con gli Stati Uniti, un trattato di pace stipulato con Israele ed i suoi rapporti con l'Iran, tesi ormai da decenni. Si è appreso da fonti ufficiali che la decisione del Consiglio militare è stata assunta in base alla "Convenzione di Costantinopoli" del 1888, convenzione che prevedeva il passaggio di navi militari nel Canale di Suez.

L'episodio è alquanto singolare, anche perché è dal 1979, anno della Rivoluzione iraniana, che le navi di Teheran non attraversano il canale. Israele ha reagito male alla notizia e, per bocca del Ministro degli Esteri Avigdor Lieberman, ha fatto sapere di considerare la faccenda "provocatoria, senza precedenti e una sfida alla comunità internazionale", comunità internazionale incapace, secondo Lieberman, di reagire alle continue e ripetute provocazioni dell'Iran. "Israele– continua il ministro- non potrà tollerare provocazioni simili per sempre".

Anche il Presidente israeliano Shimon Peres ha preso immediatamente posizione sulla vicenda, bollando il governo di Ahmadinejad come "il peggior esempio di corruzione morale al mondo" e ribadendo la necessità che il popolo iraniano gli si ribelli contro. E la tensione continua a salire.

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