Navi da guerra e missili ipersonici: la Russia annuncia esercitazioni congiunte con Cina e Sudafrica
Un'esercitazione navale congiunta con Cina e Sudafrica. È quanto annunciato dalla Russia la scorsa settimana e che ha portato questa mattina il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov a volare verso la città di Pretoria per incontrare propria controparte, la ministra Naledi Pandor.
Si tratta di un meeting necessario anche in vista del secondo vertice Russia-Africa che si terrà a San Pietroburgo il prossimo luglio. Ma al momento gli occhi sono tutti puntati sull'imminente esercitazione: le manovre con le Marine di Cina e Sudafrica si terranno infatti nell'Oceano indiano davanti alla costa fra Durban e Richard's Bay dal 17 al 27 febbraio.
“L’esercitazione di quest’anno vedrà la partecipazione di oltre 350 membri del personale Sandf di vari rami di servizi e divisioni”, si legge in una nota della South African National Defence Force che ha fatto sapere che questa manovra navale congiunta mira a "rafforzare le già fiorenti relazioni tra Sudafrica, Russia e Cina".
Vi prenderà parte anche una nave da guerra russa armata con armi da crociera ipersoniche, ammiraglio della flotta dell'Unione Sovietica Gorshkov. La fregata è armata con missili Zircon, che volano a una velocità nove volte superiore a quella del suono e hanno una portata di oltre 1.000 km (620 miglia).
Si tratta di fatto della seconda esercitazione di questo tipo, dopo quella tenutasi a Città del Capo nel 2019. Finora il Sudafrica si è sempre definito neutrale rispetto al conflitto e si è astenuto dal votare per le risoluzioni contro la Russia alle Nazioni Unite. Le relazioni tra Sudafrica e Russia hanno radici storiche: l' Unione Sovietica ha sostenuto a lungo l'African National Congress, allora movimento di liberazione contro l'apartheid, e poi partito di governo dal 1994.
Il Paese ha assunto la presidenza del gruppo di nazioni Brics – che riunisce Brasile, Russia, India e Cina – il mese scorso. Il presidente russo vede le armi come un modo per perforare le difese missilistiche sempre più sofisticate degli Stati Uniti.