Navalny, confermata in appello condanna a 9 anni: “Putin perderà questa stupida guerra”
È stata confermata la condanna a nove anni di carcere per Alexei Navalny. È quanto ha stabilito un tribunale di Mosca che nei giorni scorsi era stato chiamato ad esaminare in appello la sentenza di primo grado con cui a marzo era stato giudicato il principale oppositore politico del presidente russo Putin e della guerra in Ucraina. A quanto pare sconterà la pena nella colonia penale IK-6 nella città di Melekhovo, un carcere ben noto per una lunga serie di abusi, torture e misteriosi decessi dei detenuti. "Putin può spezzare molte vite, ma prima o poi sarà sconfitto sia in questa che nell'altra stupida guerra che sta conducendo. È un folle che ha affondato i suoi artigli in Ucraina e non so cosa voglia farne, quel ladro pazzo", sono state le sue parole oggi in aula.
"Confermata la condanna a Navalny per un reato che non ha commesso. Nove anni in carcere per cercare di silenziarlo e di lasciare che il potere di Putin non venga disturbato. Per i prossimi nove anni continueremo a chiedere che venga liberato", è stato il commento su Twitter di Lia Quartapelle, responsabile Esteri del Partito democratico.
Navalny lo scorso 22 marzo è stato dichiarato colpevole per "frode su vasta scala" e oltraggio alla Corte in Russia. L’accusa aveva chiesto per lui una condanna a 13 anni. È stato condannato anche a pagare una multa da 1,2 milioni di rubli. "9 anni. Ebbene, come dicevano i personaggi della mia serie tv preferita The Wire: "Fai solo due giorni. Quello in cui entri e quello in cui esci". Avevo anche una maglietta con questo slogan, ma le autorità carcerarie l'hanno confiscata, considerando la firma estremista", aveva commentato lo stesso Navalny su Twitter dopo la sentenza, aggiungendo: "Sono molto grato a tutti per il vostro supporto. E ragazzi, voglio dire: il miglior supporto per me e per gli altri prigionieri politici non è la simpatia e le parole gentili, ma le azioni. Qualsiasi attività contro il regime ingannevole e ladro di Putin. Qualsiasi opposizione a questi criminali di guerra".