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Navalny condannato a tre anni e mezzo, l’oppositore di Putin: “Scendete in piazza”

La sentenza, attesa per metà gennaio, è arrivata in anticipo. Dal suo blog l’appello ai russi: scendete in piazza contro il regime di Putin.
A cura di Antonio Palma
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Alexei Navalny, il leader dell'opposizione russa, è stato condannato a tre anni e mezzo di carcere con sospensione della pena per malversazione di fondi pubblici per il caso di frode "Yves Rocher". Condannato nello stesso processo anche il fratello, Oleg Navalny. L'uomo dovrà scontare tre a anni e sei mesi in una colonia penale e la sua pena è diventata immediatamente operativa e dal tribunale è stato condotto direttamente in carcere in manette. Secondo il braccio destro di Navalny il verdetto, previsto per il 15 gennaio, è stato anticipato a oggi per evitare le manifestazioni di massa annunciate dai sostenitori dell'uomo. Il blogger anti-Putin, dopo il verdetto, ha comunque invitato i suoi sostenitori a scendere in piazza per protestare. "Il regime di Putin deve essere distrutto, non ha diritto di esistere” ha scritto sul suo blog Navalny.

Le accuse contro Navalny

Dopo la sentenza dei giudici, Navalny ha anche accusato la giustizia russa di aver condannato il fratello Oleg solo per fare pressione su di lui. Navalny è stato dichiarato colpevole per appropriazione indebita di 30 milioni di rubli, circa 433 mila euro, ai danni di due aziende, tra cui una affiliata al colosso francese dei cosmetici Yves Rocher. Gli avvocati del leader dell'opposizione, però, hanno definito il verdetto come una sentenza politica. Fin dall'inizio del processo infatti molti ritengono le accuse pretestuose considerando che Navalny è l'oppositore numero uno del Cremlino e da tempo è il grande accusatore di Putin. Nemmeno gli arresti domiciliari lo hanno fermato e Navalny ha continuato a criticare il Cremlino dal suo blog e in genere dai social media.

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