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Naufragio migranti in Egitto, sale il bilancio delle vittime: recuperati 148 corpi

Ha raggiunto 148 morti il bilancio provvisorio delle vittime del ribaltamento di un barcone con circa 400 migranti a bordo avvenuto due giorni fa nel Mediterraneo, davanti alle coste egiziane.
A cura di Susanna Picone
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Sono almeno 148 i corpi restituiti dal mare dopo il naufragio di migranti avvenuto mercoledì scorso davanti alle coste egiziane. Lo rendono noto funzionari egiziani, secondo cui il numero dei dispersi resta molto alto e quindi il bilancio dei morti è destinato ancora a salire. Le autorità, dopo il naufragio avvenuto al largo di Burg Rashid, nel nord dell'Egitto, avevano riferito che sul barcone viaggiavano circa 400 persone e che di queste ne erano state salvate 165. Alcuni sopravvissuti avevano invece raccontato che a bordo c’erano oltre 550 persone. Tanti, dunque, coloro che ancora mancano all’appello. Il premier egiziano Sherif Ismail ha ordinato di destinare tutte le risorse e le strutture necessarie ai salvataggi. Secondo le informazioni filtrate dalla stampa locale, il barcone di migranti si sarebbe capovolto a causa dell'alto numero di passeggeri a bordo. Sull’imbarcazione c’erano fra gli altri cittadini egiziani, sudanesi, siriani, eritrei e somali.

Le ricerche dei migranti vanno avanti – Intanto, mentre le operazioni per cercare altre eventuali vittime del naufragio vanno avanti, il quotidiano locale “Shorouk” ha pubblicato delle foto che ritraggono presunti sopravvissuti ammanettati ai letti di ospedale. I migranti, secondo quanto si apprende, sono accusati di aver cercato di lasciare illegalmente il Paese, anche se non esiste una legislazione specifica in merito all'immigrazione clandestina. Nei giorni scorsi il presidente egiziano Abdel Fatah al Sisi ha detto che il governo sta lavorando per realizzare un disegno di legge sull’immigrazione clandestina che abbia effetto il prima possibile.

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