Nancy Reed, nuova vittima dell’uragano Harvey: uccisa dai “batteri mangiacarne”
Tra le vittime degli uragani Irma e Harvey c'è anche l'ex maestra di scuola elementare di 77 anni Nancy Reed, deceduta non direttamente a causa del maltempo bensì dopo aver contratto una fascite necrotizzante, una grave infezione trasmessa dall’acqua contaminata a contatto con le ferite. La signora Reed sarebbe morta tra atroci sofferenze, come riporta il New York Times.
I quotidiani statunitensi hanno riferito che l'anziana è caduta nella sua abitazione a Houston invasa dalle acque, si è rotta il braccio ed è stata attaccata dai cosiddetti "batteri mangiacarne" penetrati nella carne attraverso la ferita. Per Rachel Noble, professoressa di Biologia marina all’Università del Nord Carolina, il microorganismo responsabile è il Vibrio vulnificus, microbo marino che rappresenta un rischio raro ma potenzialmente mortale per chi ha una ferita aperta.
La fascite necrotizzante è una malattia in cui i batteri infettano il tessuto connettivo che permea il corpo umano. La patologia, di origine batterica, si sviluppa in modo veloce e aggressivo provocando vescicole, bolle fino a necrosi dei tessuti sottocutanei, choc settico e morte. Se scoperta in tempo può essere trattata con antibiotici e chirurgia, ma a molti pazienti vengono comunque amputati gli arti nonostante il trattamento e il 25-30% muoiono.
Sono diversi i batteri che possono causare la patologia: il più comune è lo streptococco, mentre altri sono E.coli, Staphylococcus aureus, Aeromonas hydrophila, Clostridium e Klebsiella, tutti microorganismi presenti in quantità notevoli nelle acque dopo gli uragani. Nella casa di Nancy Reed è stato isolato il batterio vibrio vulnificus, noto per causare la fascite necrotizzante e sospettato numero uno per il decesso della donna. Charlotte Smith, esperta di salute ambientale all’Università della California, ha dichiarato al NY Times che casi di fascite necrotizzante erano stati riscontrati anche dopo l’uragano Katrina per la concomitanza di due fattori: "L’ambiente è certamente più ricco di microbi e le persone sono spesso ferite, con tagli e graffi".