Myanmar, piogge torrenziali su Mandalay: crollano gli edifici già danneggiati dal terremoto

Non c'è pace per il Myanmar. A poche settimane dal devastante terremoto di magnitudo 7.7 che qualche settimana fa ha scosso il Paese asiatico seminando morte e distruzione, la città di Mandalay è stata travolta da una nuovo dramma: piogge torrenziali e violente raffiche di vento hanno colpito la regione con forza brutale, provocando inondazioni diffuse, crolli di edifici e gravi danni anche ai rifugi d’emergenza allestiti per ospitare gli sfollati del sisma.
La popolazione è allo stremo. "Cercavamo solo di sopravvivere. Abbiamo perso tutto con il terremoto, e ora anche il locale in cui ci eravamo riparati è finito sott'acqua. Questa vita è insopportabile", ha raccontato con voce rotta dalla disperazione un residente di Mandalay. Le sue parole riflettono il senso di abbandono e l’esasperazione di migliaia di persone che, da settimane, affrontano una crisi senza precedenti.
Le condizioni meteorologiche estreme hanno causato cedimenti strutturali in molte aree già gravemente compromesse dal sisma, aggravando ulteriormente una situazione umanitaria drammatica. Le autorità locali, in collaborazione con le squadre di soccorso, stanno lavorando senza sosta per monitorare le zone più colpite, valutare l’entità dei danni e garantire la sicurezza dei superstiti. Ma il maltempo ostacola ogni intervento, rendendo la gestione dell’emergenza un’impresa quasi impossibile.
Il bilancio delle vittime del terremoto del 28 marzo scorso continua intanto a salire. Secondo gli ultimi dati forniti da Myanmar Now, le vittime accertate sono 3.706, i feriti 5.017 e si contano ancora 130 dispersi. Le scosse non hanno risparmiato nemmeno i Paesi vicini: in Thailandia, dove il sisma è stato avvertito con forza, il Bangkok Post riporta che il numero dei morti è salito a 44 dopo il ritrovamento di altri corpi tra le macerie di un edificio crollato. Altre 50 persone risultano ancora disperse, secondo quanto comunicato dalla Bangkok Metropolitan Administration.
In una regione già duramente colpita dalla furia della natura, le nuove piogge rappresentano un’ulteriore minaccia. La crisi si complica, e il timore è che il protrarsi di condizioni meteorologiche avverse possa causare una nuova escalation del disastro umanitario.