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Myanmar, 29 morti in un attacco contro un campo profughi: tra le vittime anche bambini

L’attacco ha avuto luogo in un’area gestita dalla Kachin Independence Organization (KIO), organizzazione che combatte la giunta militare che governa il paese dopo il colpo di stato del 2021. La preoccupazione delle Nazioni Unite: “I campi per sfollati dovrebbero essere luoghi di rifugio sicuri”.
A cura di Matteo Pelliccia
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Il nord-est del Myanmar è stato sconvolto da un feroce attacco di artiglieria che ha colpito un campo profughi, portando alla tragica perdita di almeno 29 vite, tra cui numerosi bambini.

L'attacco ha avuto luogo in un'area controllata dalla Kachin Independence Organization (KIO), un’organizzazione armata che combatte contro la giunta militare che governa il paese dopo il colpo di stato del 2021.

"Le vittime di questo attacco terribile erano tutte civili", secondo quanto dichiarato da un portavoce della KIO alla BBC. Questo evento rappresenta uno dei più sanguinosi nella lunga lotta tra la giunta militare e gli insorti Kachin, la principale minoranza etnica del Paese.

Il conflitto nel Myanmar è scoppiato dopo il colpo di stato militare del 2021, che ha rovesciato il governo civile del paese. Da allora, i militari hanno fatto sempre più ricorso agli attacchi aerei contro i loro avversari.

Il governo di unità nazionale in esilio (NUG) ha immediatamente condannato la giunta militare per l'attacco al campo, definendolo un "crimine di guerra e contro l'umanità". Tuttavia, il maggiore generale Zaw Min Tun, portavoce della giunta militare, ha negato qualsiasi coinvolgimento delle forze armate nell'attacco.

Ha sostenuto che l'esercito non stava conducendo operazioni nella zona e ha suggerito che la distruzione potrebbe essere stata causata da esplosivi immagazzinati.

Le immagini dalla scena dell'attacco mostrano corpi estratti tra le macerie e numerosi sacchi per cadaveri disposti uno accanto all'altro.

L'attacco è avvenuto nel quartiere di Mong Lai Khet, non lontano dal quartier generale del KIO nella città montuosa di Laiza, remota località al confine con la Cina. La devastazione è evidente, con numerose abitazioni distrutte e un alto numero di vittime.

Esponenti della comunità Kachin hanno riferito che tra le vittime ci sono almeno 11 bambini e che altre 56 persone sono rimaste ferite nell'attacco, di cui 44 sono state trasportate in ospedale per ricevere cure mediche.

Le Nazioni Unite in Myanmar hanno espresso profonda preoccupazione per la tragedia, sottolineando che "i campi per sfollati interni dovrebbero essere luoghi di rifugio sicuri per i civili e non dovrebbero mai diventare obiettivi di attacchi".

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