Muro Messico: Camera boccia la dichiarazione di emergenza. Votano contro anche dei Repubblicani
Mentre il presidente americano Donald Trump si prepara in Vietnam per un vertice con il leader nordcoreano Kim Jong-un, la Camera dei rappresentanti del Congresso Usa ha votato contro il finanziamento d'urgenza del muro al confine con il Messico voluto dall’inquilino della Casa Bianca. Controllato dai Democratici, questo ramo del Congresso responsabile di tutti gli stanziamenti di bilancio ha votato a maggioranza contro lo status di emergenza nazionale al confine dichiarato da Trump per aumentare i finanziamenti per la costruzione del muro al confine col Messico aggirando lo stesso Congresso. Un voto scontato dato che i Democratici hanno appunto la maggioranza dei deputati, meno scontato il fatto che la dichiarazione di emergenza sia stata bocciata anche una decina di Repubblicani in rotta con Trump. Grazie a loro il voto alla Camera ha avuto un margine molto ampio, 245 sì contro 182 no. Ora toccherà al Senato – dove è invece il partito del Presidente ad avere la maggioranza pur non mostrandosi compatto – pronunciarsi sulla risoluzione. Se la bocciatura dell'emergenza nazionale dovesse passare dalle due camere del Congresso il presidente Donald Trump potrebbe per la prima volta utilizzare, come ha già minacciato di fare, il diritto di veto presidenziale per bloccare la risoluzione.
È emerso intanto che il Texas, uno dei quattro Stati americani che confinano con il Messico considerato una roccaforte del partito repubblicano, è contrario alla dichiarazione dell'emergenza nazionale per costruire il muro lungo la frontiera meridionale bypassando il Congresso. Lo rivela a sorpresa un sondaggio della Quinnipiac University. A quanto emerso, tre texani su cinque non approvano la decisione di Trump convinti che non vi sia alcuna emergenza alla frontiera. I repubblicani contrari sono il 22 percento, gli indipendenti contrari sono il 63 percento e i democratici contrari sono il 99 percento.