Mosca: “Uccisi 70 terroristi a Belgorod”. Usa: “Non incoraggiamo attacchi sul territorio russo”
Gli Stati Uniti hanno preso le distanze dagli attacchi da parte di gruppi armati nei pressi di Belgorod, in territorio russo vicino al confine con l'Ucraina. Secondo Mosca quegli attacchi sarebbero stati portati avanti da terroristi ucraini.
Lo afferma la Bbc citando un portavoce del Dipartimento di Stato, Matthew Miller, secondo cui Washington "non incoraggia e non agevola attacchi all'interno della Russia". Il portavoce si è detto "scettico" sui reportage e le ricostruzioni via social secondo cui coloro che hanno effettuato gli attacchi erano equipaggiati con mezzi di produzione americana, aggiunge l'emittente inglese. Miller ha aggiunto che "spetta all'Ucraina decidere come condurre questa guerra".
Alcune città nella regione russa di Belgorod sono state evacuate dopo essere stati colpiti da bombardamenti. La Russia afferma che 70 aggressori sono stati uccisi e ha insistito sul fatto che i combattenti fossero ucraini.
Chi sono i responsabili degli attacchi a Belgorod
Kiev ha tuttavia dichiarato di non essere responsabile degli attacchi, che invece asserisce sarebbero stati condotti da gruppi paramilitari russi che si oppongono al presidente Vladimir Putin. La situazione nella regione di Belgorod secondo l'Ucraina "è una prevedibile conseguenza della crisi interna russa", e gli autori dei raid sono "patrioti russi che si ribellano al regime di Putin".
I responsabili degli attacchi transfrontalieri a Belgorod, insiste Kiev, sono russi che vogliono "affrontare l'oscurità" nel loro Paese. "Ci sono alcuni
russi che sono dalla parte della luce e che sono andati ad affrontare l'oscurità che esiste ora in Russia", ha detto il segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell'Ucraina, Oleksiy Danilov, negando ancora una volta qualsiasi coinvolgimento del suo Paese nelle incursioni in Russia.
ISW: "Per la prima volta da dicembre nessun combattimento a Bakhmut"
Nel frattempo nel suo aggiornamento quotidiano sull'andamento della guerra in Ucraina, il think-tank statunitense Institute for the Study of War (Isw) evidenzia come lo Stato Maggiore dell'Ucraina non abbia segnalato combattimenti nella città di Bakhmut per la prima volta da dicembre. Secondo l'Isw questo suggerisce che il gruppo di mercenari Wagner potrebbe essere ulteriormente avanzato nella città. Il vice ministro della Difesa ucraino Hanna Malyar – riferisce Isw – ha dichiarato che le operazioni di combattimento sono diminuite dentro e intorno a Bakhmut e ha ribadito che le forze ucraine mantengono posizioni in un'area fortificata vicino al monumento MiG-17 nella parte occidentale della città.