Mosca: “Se Russia verrà colpita con armi di Europa e Usa, ci saranno raid contro gli occidentali”
"L'esercito è pronto a condurre raid di rappresaglia se la Russia verrà attaccata con armi occidentali". A lanciare la minaccia è il ministero della Difesa di Mosca (guidato da Sergei Shoigu, in foto), citato dall'agenzia Tass. Si tratterebbe di "raid proporzionati contro i centri decisionali a Kiev, dove si trovano i consiglieri occidentali".
L'inquietante avvertimento, che si somma a quelli delle ultime settimane, arriva dopo la querelle tra il governo russo e quello inglese. Quest'ultimo, tramite il viceministro della Difesa di Londra, James Heappey, ha detto di considerare "legittimo" l'uso da parte di Kiev di armi ricevute dall'Occidente per "colpire in profondità le linee di rifornimento" di Mosca in territorio russo, in modo da limitare perdite e distruzione. Pronta la replica del Cremlino. Via libera, dunque, agli attacchi ucraini dietro le linee russe con armi fornite dallo stesso Regno Unito. Per la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zacharova, seguendo la stessa logica la Russia potrebbe ritenere altrettanto legittimo prendere di mira "in profondità le linee di rifornimento" ucraino fin "dentro quei Paesi i quali trasferiscono all'Ucraina armi" che pure producono "morte e distruzione".
Il viceministro Heappey aveva comunque insistito a negare che sia in gioco un coinvolgimento diretto della Nato contro Mosca, assicurando che il pericolo di una Terza guerra mondiale dipinto dal ministro degli Esteri russo Lavrov non è reale. Molto probabile, invece, secondo Heappey, che i soldati di Kiev possano sconfiggere gli invasori russi, fermando la loro avanzata in Donbass.
Il viceministro ha quindi annunciato un'inchiesta sul presunto attacco di hacker russi, che secondo il Daily Mail sarebbe stato diretto contro i computer della Difesa per sottrarre informazioni dal database delle reclute britanniche. Nel frattempo dallo stesso ministero inglese è filtrata la notizia che il governo d'Oltremanica invierà alla Polonia carri armati Challenger 2 per rimpiazzare i corrazzati T-72 destinati all'Ucraina.