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Guerra in Ucraina

Mosca: la situazione a Kherson “è molto difficile” e “non escludiamo decisioni difficili”

Il comandante russo Surovikin, citato dalla Tass, ha detto che gli ucraini stanno inviando al fronte “tutte le riserve” e poi ha ammesso: “Siamo continuamente sotto attacco, non escludiamo decisioni difficili”.
A cura di Biagio Chiariello
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La situazione nelle aree dell'Ucraina interessate dalla cosiddetta ‘operazione militare speciale russa' è "tesa" e a Kherson è "molto difficile". È quanto ha affermato il comandante delle operazioni russe, il generale Serghei Surovikin, citato dall'agenzia Tass. Nei giorni scorsi i russi hanno iniziato l'evacuazione delle "istituzioni statali" dalla regione di Kherson per trasferirle verso il territorio temporaneamente occupato della Repubblica autonoma di Crimea.

Surovikin, già noto per aver preso di mira obiettivi civili in Siria, ha aggiunto che Kiev sta inviando al fronte "tutte le riserve" a loro disposizione e continuano i loro tentativi di attaccare le posizioni delle forze russe, ma le loro perdite hanno raggiunto cifre "dai 600 ai 1.000" soldati al giorno.

Ma nel frattempo le forze russe sono state respinte da un'offensiva ucraina e rischiano di rimanere intrappolate oltre il fiume Dnepr. "L'esercito russo garantirà soprattutto l'evacuazione sicura della popolazione" di Kherson, ha detto Surovikin alla televisione di stato Rossiya 24. "Il nemico non sta rinunciando ai suoi tentativi di aggredire le posizioni delle truppe russe", ha aggiunto.

Lo stesso Surovikin ha poi affermato che i suoi soldati sono "costantemente sotto attacco nemico" e che "non sono da escludere decisioni difficili".

Le forze russe nella regione di Kherson sono state respinte tra i 20 e i 30 chilometri nelle ultime settimane e rischiano di essere bloccate contro la sponda occidentale del fiume Dnepr, lungo 2.200 chilometri, che taglia in due l'Ucraina. Surovikin ha affermato che le posizioni russe nelle città di Kupiansk e Lyman, in Ucraina orientale, e nell'area del Kherson settentrionale, tra Mykolaiv e Kryvyi Rih, sono state continuamente attaccate.

Il comandante russo ha quindi ribadito che la "situazione militare e tattica nella regione" di Kherson "è complicata". Secondo Surovikin, – riferisce l'agenzia russa Interfax – è la Nato che "spinge Kiev" a continuare l'offensiva nella regione di Kherson.

Kherson è una delle quattro province ucraine parzialmente occupate che la Russia afferma di aver annesso con un referendum a settembre; probabilmente a livello strategico è ancora la più importante. Controlla sia l'unica via di terra verso la penisola di Crimea sequestrata dalla Russia nel 2014, sia la foce del Dnepr.

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