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Guerra in Ucraina

Mosca espelle 20 diplomatici tedeschi: risposta “alle azioni ostili di Berlino”

Mosca ha deciso di espellere oltre venti diplomatici tedeschi. La decisione è una risposta, ha spiegato il ministero della Difesa russo, “alle azioni ostili di Berlino”, aggiungendo di averla notificata ufficialmente all’ambasciatore della Germania in Russia lo scorso 5 aprile.
A cura di Susanna Picone
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Il presidente russo Vladimir Putin
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Più di venti diplomatici tedeschi espulsi dalla Russia in una risposta proporzionata all'analoga misura disposta dalla Germania. È quanto ha reso noto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. "Più di venti", ha specificato parlando appunto del numero di espulsi, secondo quanto riporta la Tass.

La mossa di Mosca arriva appunto in risposta a quanto deciso dalle autorità di Berlino in merito all'espulsione di funzionari delle missioni diplomatiche russe in Germania. I diplomatici russi espulsi dalla Germania – ha detto ancora Zakharova in una intervista – sono già rientrati in Russia.

La decisione di espellere i diplomatici tedeschi è stata notificata all'ambasciatore tedesco a Mosca, Geza Andreas von Geyr, convocato al ministero degli Esteri. Secondo l'Interfax e l'agenzia Ria Novosti, il colloquio è avvenuto il 5 aprile, ma solo oggi ne viene data notizia, dopo che la portavoce del ministero degli Esteri ha accusato Berlino di non avere mantenuto un patto per tenere riservata la decisione della stessa Germania di espellere diplomatici russi e quella della Russia di reagire in modo simmetrico.

"In risposta alle azioni ostili di Berlino – così ha detto il ministero degli Esteri – la parte russa ha deciso di espellere in modo simmetrico diplomatici tedeschi dalla Russia e di ridurre il numero massimo degli impiegati delle missioni diplomatiche tedesche nel nostro Paese". Un totale di 40 persone sono state espulse da entrambe le parti nell'aprile del 2022, mentre la Germania ha continuato a sostenere l'Ucraina di Zelensky, anche con la fornitura di carri armati.

Nelle scorse ore la portavoce del ministero degli Esteri russo Zakharova ha replicato al ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius che aveva giudicato "accettabili" i bombardamenti ucraini in Russia, dicendo di tenere a mente la sua affermazione in caso di attacchi in senso contrario. "Ricordi quello che hai detto? – ha detto rivolta al ministro tedesco, riporta Ria Novosti -. ‘Gli attacchi limitati sono una tattica accettabile'. Boris, non dimenticare le tue parole. In ogni caso, te le ricorderò io". Il diplomatico russo ha anche chiesto se il ministero tedesco abbia scoperto chi ha commesso l'attacco al gasdotto Nord Stream, suggerendo che anche questa possa essere considerata "una tattica accettabile di attacchi limitati" volta a distruggere un importante progetto infrastrutturale per Berlino.

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