Morto Shinzo Abe, l’assassino voleva uccidere un leader religioso
L'uomo accusato dell'uccisione di Shinzo Abe intendeva compiere un attentato contro il capo di un gruppo religioso, che in qualche modo riteneva collegato all'ex premier giapponese. È quanto trapela dai primi interrogatori del 41enne arrestato, Tetsuya Yamagami. L'uomo inoltre ha ammesso come sua madre fosse profondamente coinvolta nell'organizzazione attraverso diverse donazioni, che avevano causato gravi problemi economici alla sua famiglia.
Secondo quanto riferisce la polizia della città di Nara, Yamagami aveva così sviluppato astio per questa non specificata organizzazione religiosa, ma ha escluso di essere stato contrario all'ideologia politica dell'ex premier. Dopo aver scoperto la sera prima su internet che Abe sarebbe arrivato per un comizio nella cittadina di Nara, ha deciso di recarsi sul posto in treno.
Nel frattempo la salma di Shinzo Abe è stata riportata a Tokyo. Il feretro è giunto nella sua residenza nella capitale, dove lo attendevano diversi membri del partito Liberal Democratico e dove dovrebbe arrivare anche l'attuale premier Fumio Kishida per presentare le condoglianze alla famiglia. Per lunedì è attesa una veglia e martedì il funerale in forma ristretta.
Intanto continuano ad arrivare i messaggi di cordoglio da tutto il mondo. In una nota congiunta il presidente Usa Joe Biden, il premier indiano Narendra Modi e australiano Anthony Blinken, si dicono "scioccati dal tragico assassinio" di Abe. "Onoreremo la sua memoria raddoppiando il nostro lavoro per una regione pacifica e prospera. Parole di solidarietà anche dal presidente cinese Xi Jinping che "a nome di governo e popolo cinesi e a suo nome" ha espresso profondo cordoglio "per la morte prematura dell'ex primo ministro Shinzo Abe, esteso ai suoi parenti", ha detto l'emittente statale Cctv, aggiungendo che Xi era "profondamente addolorato per la sua improvvisa scomparsa".