Morto Jiang Zemin, chi era l’ex presidente che trascinò la Cina fuori dall’orrore di piazza Tienanmen
L'ex presidente cinese Jiang Zemin è morto a Shanghai all'età di 96 anni: era da tempo malato di leucemia ed ha accusato un'insufficienza multiorgano rivelatasi fatale.
Jiang Zemin è stato il leader della Repubblica Popolare Cinese per due mandati, dal 1993 al 2003. Nella sua lunga carriera politica ha ricoperto varie importanti cariche, tra cui quella di sindaco di Shanghai (1985) e segretario generale del Partito Comunista Cinese (1989).
Gli analisti politici lo ricordano come uno dei principali artefici della nuova assimilazione dell'economia capitalistica in un sistema comunista, nonché come il leader più importante della Cina dagli anni '90 all'inizio del Duemila. A lui, tra le altre cose, si deve l'ingresso del Paese nell'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) nel 2001. Jiang prese il potere all'indomani della repressione di Piazza Tienanmen, ricostruendo i rapporti con gli Stati Uniti e il mondo occidentale, fino a guidare la nazione più popolosa del mondo verso un'ascesa che ha fatto dell'Impero di Mezzo la secondo potenza al mondo.
"Il nostro compagno Jiang Zemin è deceduto a causa di leucemia e di una plurima insufficienza di organi a Shanghai alle 12:13 del 30 novembre 2022, all'età di 96 anni", ha reso noto un lungo annuncio della Cctv, ricordando come "il compagno Jiang Zemin è riconosciuto dal nostro partito, dal nostro esercito e dal popolo di tutte le etnie come un leader eccezionale di alto prestigio, un grande marxista, un grande rivoluzionario proletario, statista, stratega militare, diplomatico e un combattente comunista di lunga data".
Durante i suoi mandati , Jiang Zemin si pose l’obiettivo di ripristinare la stabilità politica, messa a dura prova dalle manifestazioni e proteste studentesche e popolari del 1989, e di guidare la Cina fuori dall'isolamento mondiale.
Venne eletto Segretario generale del partito, dopo Zhao Ziyang, pochi giorni dopo gli eventi di piazza Tienanmen e pochi mesi più tardi divenne il Presidente della Commissione militare del partito. Due cariche che gli spianarono la strada come leader della ‘terza generazione' del Pcc (dopo Mao Zedong e Deng Xiaoping).
La prima sfida di Jiang Zemin fu quella di rassicurare la comunità internazionale sugli intenti pacifici della Cina e sulla volontà di proseguire con le riforme di mercato. Una strategia vincente visto che riuscì a ottenere, nel 2001, l’assegnazione delle Olimpiadi di Pechino del 2008 e poi l’ingresso nello stesso anno nell’Organizzazione Mondiale del Commercio.