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Morto Isak Andic, era il fondatore di Mango: precipitato per 150 metri in montagna, era con la famiglia

Il 71enne Isak Andic stava realizzando un’escursione nelle celebri grotte del Salnitre con il figlio e la moglie quando è rimasto vittima di un incidente. Era considerato l’uomo più ricco della Catalogna, con un patrimonio stimato di 4,5 miliardi di euro.
A cura di Biagio Chiariello
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È caduto in un burrone mentre visitava l’area delle celebri grotte del Salnitre, nel massiccio di Montserrat, in Catalogna. Isak Andic, 71 anni, fondatore e proprietario del noto marchio di moda Mango, è morto così sabato 14 dicembre durante un'escursione a Collbató, nella provincia di Barcellona. A darne la notizia è il quotidiano spagnolo El País.

L'imprenditore, che si trovava insieme al figlio e alla moglie, è scivolato precipitando per centocinquanta metri. È stato il figlio a lanciare l'allarme, intorno alle 13, contattando il servizio di emergenza 112, che ha immediatamente attivato le squadre di soccorso.

Secondo quanto raccontato dai familiari alle pattuglie intervenute sul posto, l'imprenditore si trovava davanti a loro durante il tragitto, quando hanno udito il rumore di pietre che franavano e lo hanno visto precipitare nel vuoto senza riuscire ad aggrapparsi a nulla.

Gli agenti delle unità di montagna, giunti sul posto con elicotteri, sono riusciti a recuperare il corpo senza vita dell'imprenditore intorno alle 15:30 e lo hanno trasferito all'Istituto di medicina legale della Catalogna, dove è previsto che venga eseguita l'autopsia.

Isak Andic aveva fondato nel 1984 il marchio Mango, che lo avrebbe reso celebre nel mondo della moda. Di origini turche, si era trasferito in Spagna da adolescente, dove aveva aperto il suo primo negozio al Passeig de Gràcia di Barcellona. Al momento della sua morte, era considerato l'uomo più ricco della Catalogna, con un patrimonio stimato di 4,5 miliardi di euro.

L'azienda ha rilasciato una nota in cui sottolinea non solo l'eredità economica e strategica lasciata da Andic, ma anche il suo lato umano: “Il suo lascito riflette i successi di un progetto imprenditoriale segnato dal successo, ma anche dalla sua qualità umana, dalla sua vicinanza e dalla cura e affetto che ha sempre trasmesso a tutta l’organizzazione”.

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