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Morto in aereo viceministro russo Kucherenko, aveva criticato la guerra: “Se parliamo ci schiacciano“

Si è sentito male mentre in aereo tornava da un viaggio a Cuba il viceministro della Scienza e dell’Istruzione superiore russo Piotr Kucherenko, che aveva duramente condannato l’invasione in Ucraina. Al giornalista Roman Super aveva detto: “Se parliamo ci schiacciano come insetti”.
A cura di Chiara Ammendola
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Un malore improvviso mentre era in aereo di ritorno da Cuba, poi il ricovero in ospedale e infine il decesso. È morto così il viceministro della Scienza e dell’Istruzione superiore della Federazione Russa Piotr Kucherenko, che aveva duramente condannato l’invasione russa in Ucraina.

I fatti risalgono al 20 maggio quando Kucherenko ha fatto ritorno in Russia dopo aver trascorso alcuni giorni a Cuba. Viaggiava con il vicepremier Dmitry Chernyshenko e il vicecapo del dipartimento per l’America Latina del ministero degli Esteri Andrei Guskov, quando improvvisamente ha iniziato a stare male.

Piotr Kucherenko nel suo viaggio a Cuba
Piotr Kucherenko nel suo viaggio a Cuba

Stando a quanto riportato dal canale Telegram del ministero dell’Istruzione e della Scienza russo l’aereo a bordo del quale viaggiava il viceministro "è atterrato nella città di Mineralnje Vodij, dove i medici hanno cercato di fornire assistenza, ma non è stato possibile salvare Piotr". Il ministero ha espresso profonde condoglianze alla famiglia e agli amici del viceministro che, lo scorso 3 maggio, aveva compiuto 46 anni.

A gettare ombre sull'ennesima morte tra vertici istituzionali e nomi di spicco vicini al governo in Russia è i giornalista Roman Super, che ha diffuso il contenuto dell'ultima conversazione, risalente a febbraio 2022, avuta proprio Kucherenkom durante la quale il ministro lo avrebbe esortato a "partire il prima possibile" e fuggire da un Paese dove lo Stato è "abbrutito".

Kucherenko, sempre secondo il reporter, avrebbe confidato di prendere antidepressivi e tranquillanti, di dormire poco, e che "tutti sono presi in ostaggio, nessuno può dire niente, altrimenti veniamo subito schiacciati come insetti". E di non poter fuggire perché ai funzionari russi erano stati "tolti passaporti". Kureshenko, inoltre, avrebbe definito "fascista" l'invasione dell'Ucraina.

Dall'inizio della guerra, sono morti suicidi o per ragioni non spiegate 13 esponenti del mondo degli affari, sei dei quali dipendenti di due delle principali aziende dell'energia del Paese.

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