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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Morto Eviatar Moshe Kipnis, uno dei 3 italo-isreaeliani dispersi dopo l’attacco di Hamas

Morto Eviatar Moshe Kipnis, l’uomo di 65 anni italo-israeliano che risultava irreperibile insieme alla moglie dal 7 ottobre dopo l’attacco di Hamas. Secondo le autorità, l’uomo era stato preso in ostaggio dai miliziani. La conferma della sua morte è arrivata a fonti della Farnesina sentite da Fanpage.it.
A cura di Gabriella Mazzeo
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A destra Eviatar Moshe Kipnis, morto dopo l'attacco di Hamas. La moglie (sulla sinistra) risulta ancora dispersa
A destra Eviatar Moshe Kipnis, morto dopo l'attacco di Hamas. La moglie (sulla sinistra) risulta ancora dispersa
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È purtroppo morto Eviatar Moshe Kipnis, uno dei tre italo-israeliani scomparsi dopo l'attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre. Dell'uomo non si avevano più notizie e secondo le autorità, era scomparsa con lui anche la moglie, Liliach Le Havron, dal kibbutz di Beeri. Stando a quanto confermato da fonti della Farnesina a Fanpage.it, Eviatar Moshe Kipnis è stato identificato con l'analisi del Dna. Non ci sono invece conferme sulla sorte della moglie che per il momento risulta ancora dispersa.

Il 65enne risultava irreperibile dal 7 ottobre ed era ritenuto uno degli ostaggi sequestrati da Hamas e portati a Gaza. L'ambasciata d'Italia a Tel Aviv è in contatto con il figlio dell'uomo per assicurare a lui e alla sua famiglia ogni possibile assistenza. Nell'esprimere le condoglianze ai familiari del signor Kipnis, il vicepremier Tajani ha fatto sapere che il Governo lavora costantemente per rintracciare altri due cittadini italo-israeliani dispersi.

Eviatar era uno dei capi del kibbutz dove è stato rapito e insieme ai membri del villaggio aveva dato vita a una rete organizzativa per coordinarsi su eventuali incursioni da Gaza. L'uomo, stando a quanto reso noto anche dal figlio, assumeva dei farmaci che dopo il suo rapimento non avrebbe più potuto prendere. "Mio padre è disabile, ha una malattia che rende molto debole il sistema immunitario – ha raccontato – e più in generale i suoi muscoli. Se i miei genitori sono stati rapiti, come crediamo, speriamo papà possa avere i farmaci di cui ha bisogno".

L'ultima volta che i figli hanno avuto notizie dei due coniugi, è stato nella mattinata del 7 ottobre, quando i due hanno cercato di tranquillizzare i cari raccontando di essere chiusi nella "safe room" della loro abitazione. In quel preciso istante, i miliziani di Hamas stavano bussando alla porta e poi avevano iniziato a sparare per fare irruzione in casa.

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