Morte Prigozhin, una bomba nella cassa di vino: l’ipotesi sull’esplosione dell’aereo
Un'esplosione a bordo sarebbe stata la causa dello schianto dell’aereo di Yevgeny Prigozhin, l'ormai ex leader del gruppo Wagner, avvenuto due giorni fa nella regione russa di Tver. Lo scrive il New York Times citando funzionari americani ed europei a condizione di anonimato.
"L’esplosione potrebbe da un ordigno piazzato sull’aereo, anche se sono allo studio anche altre teorie, come il carburante contaminato", hanno detto i funzionari. Secondo loro, paiono non esserci dubbi su chi abbia ordinato la distruzione del velivolo: il presidente russo Vladimir Putin.
E intanto anche il Pentagono prende posizione su quanto successo. La valutazione iniziale del generale della Difesa, Pat Ryder, in un briefing alla stampa, è che Prigozhin è "probabilmente stato ucciso". Secondo le prime valutazioni dell’intelligence americano, a causare lo schianto dell’aereo sul quale dieci persone (7 passeggeri e 3 membri dell’equipaggio) sarebbe stato un ordigno impiantato a bordo.
E qualcuno sospetta che la bomba sia stata posizionata all'interno di "una cassa di vino ricevuta in dono da Prigozhin". Ad avanzare tale ipotesi è un ex funzionario dell’intelligence britannica Christopher Steele, già a capo dell'ufficio Russia dell'MI6, i sevizi segreti di Londra, tra il 2006 e il 2009.
Una fine di certo curiosa, considerando che l'ex capo Wagner era noto anche come "lo chef di Putin", visto che possedeva una società di catering e svariati ristoranti che hanno ospitato cene a cui Vladimir Putin ha partecipato con dignitari stranieri. A tal riguardo Steele commenta con una certa ironia: "È una fine ironica per l’ex cuoco di Putin".
Da parte sua il presidente russo, parlando per la prima volta del suo ormai ex fedelissimo – almeno fino al tentato golpe di due mesi fa – ha assicurato un’indagine “approfondita” sull’incidente aereo. “Ciò che è assolutamente certo è che la commissione investigativa ha già avviato un’indagine preliminare su questo incidente, che sarà portata avanti e portata a termine”, ha dichiarato il leader del Cremlino citato da Interfax. “Vediamo cosa diranno gli investigatori nel prossimo futuro, ora si stanno effettuando gli esami tecnici e genetici, ci vorrà del tempo”, ha concluso.