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Morte Fidel Castro, le reazioni. Trump: “Un dittatore”. Obama: “Amici dei cubani”

Da Papa Francesco a Vladimir Putin, da Obama ai leader dell’America Latina, in molti hanno omaggiato la figura di Fidel Castro. Trump, invece, è stato durissimo: “Un dittatore brutale, ha oppresso il suo popolo”.
A cura di Davide Falcioni
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"Per almeno sei decenni, le relazioni tra gli Stati Uniti e Cuba sono state segnate da discordia e profondi contrasti politici. Durante la mia presidenza, abbiamo lavorato duro per lasciarci il passato alle spalle, tendendo a un futuro in cui le relazioni tra i nostri due Paesi siano definite non dalle nostre differenze ma da quanto condividiamo da vicini e amici – legami familiari, cultura, commercio e umanità comune. Questo impegno include il contributo dei cubani-americani, che tanto hanno fatto per il nostro Paese e che tengono profondamente ai loro cari a Cuba". Sono state le parole di Barack Obama, il Presidente degli USA ormai al termine del suo mandato che, come è noto, ha operato affinché le relazioni tra Washington e L'Avana tornassero buone, dopo oltre 60 anni di tensioni e centinaia di attentati alla vita di Fidel Castro pianificati dalla Cia.

Di tutt'altro avviso appare Donald Trump, neo eletto presidente ma ancora in attesa di insediarsi alla Casa Bianca. Se quella di Obama è stata l'amministrazione più amica di Cuba quella del Repubblicano rischia di riportare le relazioni tra i due paesi indietro di decenni. Trump ha così commentato la morte di Fidel: "Mentre le tragedie, le morti e il dolore causati da Fidel Castro non possono essere cancellati, la nostra amministrazione farà tutto il possibile per garantire al popolo cubano che possa finalmente cominciare il suo cammino verso la prosperità e la libertà". Trump ha quindi definito Castro "un dittatore brutale, ha oppresso il suo popolo. Farò di tutto per contribuire alla libertà dei cubani".

Chi ha avuto un ruolo determinante nel riavvicinamento tra USA e Cuba è stato senza dubbio il Vaticano. Papa Francesco ha commentato: "Nel ricevere la triste notizia della scomparsa del suo caro fratello, l'eccellentissimo signor Fidel Alejandro Castro Ruz, ex presidente del Consiglio di Stato e del governo della Repubblica di Cuba, esprimo i miei sentimenti di dolore a vostra eccellenza e agli altri familiari del defunto dignitario, così come al governo e al popolo di codesta amata nazione. Allo stesso tempo – aggiunge il Pontefice – offro preghiere al Signore per il suo riposo e affido tutto il popolo cubano alla materna intercessione di Nostra Signora de la Caridad del Cobre, patrona di codesto Paese". Papa Francesco aveva incontrato Fidel Castro durante il suo viaggio a Cuba il 20 settembre del 2015.

Naturalmente la morte di Fidel ha suscitato profondo dolore in tutta l'America Latina. Messaggi di cordoglio sono giunti a L'Avana dal Messico al Guatemala, dal Venezuela a El Salvador: "È morto un amico", è il commento del presidente messicano Enrique Pena Nieto, mentre per l'ecuadoregno Rafael Correa, uno dei leader ‘bolivariani' dell'America Latina, molto vicino all'Avana, "se ne è andato un grande. Anche da Mosca un messaggio di dolore da Vladimir Putin: "È stato un amico sincero e affidabile della Russia, il simbolo di una epoca. La Cuba libera e indipendente che lui e i suoi alleati hanno costruito è divenuta un membro influente della comunità internazionale ed un esempio di ispirazione per molti Paesi".

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