Morte a Odessa la giornalista Valeria Glodan e la figlia di 3 mesi: bombe russe sulla loro casa
La giornalista Valeria Glodan e sua figlia Kira di soli 3 mesi sono tra le 8 vittime confermate dell'attacco russo alla città di Odessa, in Ucraina. La loro casa è stata colpita dalle bombe che sono state sganciate su un complesso residenziale la scorsa notte. "Valeria era una neo mamma, la sua bambina Kira aveva solo 3 mesi. La Russia ha portato via le loro vite dopo che i bombardamenti hanno colpito la loro abitazione. Il marito di Valeria e papà di Kira ha condiviso online queste due foto", ha confermato su Twitter la collega Myroslava Petsa.
Valeria era anche una PR manager originaria di Kherson ma si era trasferita ad Odessa insieme al marito Yuri, chef. Nel suo ultimo post condiviso sul proprio profilo Instagram aveva scritto: "Il diavolo è qui! Putin uccide gli ucraini con i razzi balistici. I russi ci uccidono. I bambini muoiono, aiutate l'Ucraina, aiutateci". Ieri bombe russe hanno colpito anche la loro casa. "Ora siete nel regno dei cieli, sarete sempre nei nostri cuori", ha scritto proprio Yuri nelle scorse ore sempre sui social a confermare la notizia della loro morte, di cui ha parlato anche il presidente ucraino Zelensky in uno dei suoi ultimi video: "Quella bimba – ha detto – ha passato due mesi dei tre della sua vita in guerra, ed è stato uccisa da un missile".
Nelle scorse ore il Servizio Ucraino per le Emergenze aveva fatto sapere di aver spento un grosso incendio all'interno di un grattacielo a Odessa, la città portuale a Sud del Paese colpita dai bombardamenti russi. Il bilancio delle vittime al momento è di 8 morti. Altre 18 persone risultano ferite e si teme un ulteriore aggravamento del numero di decessi, come ha sottolineato Andriy Yermak, capo di gabinetto della presidenza ucraina. Nelle immagini si vedono molti vigili del fuoco al lavoro per spegnere le fiamme nell'edificio e portare in salvo le persone rimaste bloccate dentro la struttura avvolta dal rogo.