Morta la giornalista russa Oksana Baulina, uccisa a Kiev dalle bombe di Putin
È morta, uccisa dai bombardamenti russi, la giornalista russa Oksana Baulina. Lo fa sapere The Insider, il sito di notizie indipendente per il quale lavorava come reporter. Come tanti giornalisti russi stava seguendo in prima persona il conflitto in Ucraina e, stando a quanto si legge nella nota ufficiale diffusa da The Insider, Oksana si trovava a Kiev per filmare quel che restava del distretto di Podolsk, dopo i pesanti bombardamenti da parte dell’esercito di Mosca, quando è stata raggiunta da un razzo. Nell'esplosione sarebbe morto anche un'altra persona, un civile, mentre le altre due persone che erano con lei, non è chiaro se reporter, sono rimaste ferite e sono ora ricoverate in ospedale.
Prima di iniziare a collaborare con The Insider, Oksana ha lavorato per l'Anti-Corruption Foundation, l’organizzazione fondata dall’oppositore del Cremlino Alexei Navalny poi inclusa nell'elenco delle organizzazioni estremiste russe e dunque vietate. Per questo era stata costretta a lasciare la Russia. "Continueremo a raccontare la guerra in Ucraina – si legge nella nota di The Insider che esprime le sue condoglianze alla famiglia – compresi i crimini di guerra russi come il bombardamento indiscriminato di aree residenziali dove vengono uccisi civili e giornalisti".
Dall'inizio della guerra sono diversi i giornalisti uccisi mentre facevano il proprio lavoro e tanti sono rimasti feriti. Mentre chi è rimasto in patria ha tentato di esprimere il proprio dissenso alla guerra direttamente e indirettamente, prendendo posizione contro le scelte belligeranti del presidente Putin.