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Morta infermiera in Regno Unito: organi collassati. Ha assunto farmaco dimagrante promosso dal governo

Imbarazzo per il Servizio Sanitario Nazionale britannico (NHS) e per il governo laburista di Keir Starmer, a seguito dei risultati di un’indagine – diffusi oggi dalla BBC – riguardante la morte di un’infermiera 58enne. Sotto accusa è un farmaco a base di tirzepatide.
A cura di Biagio Chiariello
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Sta facendo molto discutere in Regno Unito la morte dell'infermiera 58enne Susan McGowan, avvenuta per un improvviso collasso multiplo di organi accompagnato da choc settico e da una pancreatite fulminante.

Sul certificato di morte è stato indicato come fattore contribuente "l'uso del tirzepatide prescritto". Si tratta di uno dei farmaci sperimentali promossi dall'esecutivo nell'ambito di una campagna ad hoc per contrastare la diffusione del sovrappeso fra i dipendenti pubblici, in particolare nella sanità pubblica.

Come riporta la BBC, la 58enne avrebbe assunto due iniezioni a basso dosaggio del cosiddetto ‘Mounjaro'. Pochi giorni dopo la seconda puntura, ha iniziato a lamentare dolori forti allo stomaco e nausea. Si è fatta così accompagnare al pronto soccorso di Monklands (North Lanarkshire) dalla nipote Jade Campbell. A quest'ultima i medici hanno spiegato che i reni della zia non funzionavano correttamente e solo qualche giorno dopo la donna è entrata in coma; a quel punto gli organi hanno cominciato a cedere.

Secondo la Bbc, si tratterebbe della prima morte nel Regno Unito collegata ufficialmente a questo farmaco a base di tirzepatide. Prodotto dalla Eli Lilly, è stato approvato nel 2023 per l'uso nei pazienti diabetici del Servizio Sanitario Nazionale. Inizialmente sviluppato come trattamento per il diabete, è stato poi notato che aveva effetti benefici sui pazienti che necessitano di perdere peso.

Il farmaco rallenta il passaggio del cibo attraverso il sistema digestivo, contribuendo a far sentire la persona sazia più a lungo. I costi vanno dai 150 ai 200 dollari per una fornitura di quattro settimane. Anche per questo motivo, oltre che per la non facile reperibilità, al momento viene prescritto solo a un numero ristretto di pazienti.

A suscitare le polemiche è il fatto che il Mounjaro è uno dei farmaci inclusi nell'investimento di 279 milioni di sterline (336 milioni di euro), accordato nelle scorse settimane dal Ministro della Salute, Wes Streeting, con la Lilly sotto il governo Starmer.

L'obiettivo dichiarato, secondo le parole dello stesso Ministro, è affrontare il problema del sovrappeso e le malattie ad esso legate, con l'intento di ‘riportare al lavoro' il personale sanitario colpito da queste condizioni, cercando nel contempo di ridurre il carico sugli organici e le liste d’attesa croniche che gravano sugli ospedali e gli ambulatori del sistema sanitario britannico (NHS).

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